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mentre sul monte Grmada nelle Dolomiti di Polhov Gradec raccolse campioni
della sottospecie con foglie di diverse forme (
K. fleischmannii heterophylla
).
Oggi entrambe le sottospecie sono considerate semplici forme di una singola
specie.
L’asse fiorale si genera in diretta prosecuzione della radice, mentre a lato
crescono diverse rosette fogliari. Le foglie cauline sono almeno in alcuni casi
divise in segmenti. Le foglie sono piuttosto coriacee, da pubescenti a quasi
glabre e lucide. L’infiorescenza a capolino è circondata dalle brattee
dell’involucro. I fiori sono a 4 lobi, di colore rosso-violetto.
L’ambretta di Fleischmann è una specie endemica delle Prealpi sudorientali.
Cresce nei prati aridi e fra gli arbusti tra le colline dai monti di Polhov Gradec fino all’Istria e al Kočevje, ma si trova
soltanto in una piccola area del Gorski Kotar.
Lathyrus pannonicus
(Jacq.) Garcke subsp.
varius
(Hill) P.W. Ball -
Cicerchia pannonica o screziata
I generi della famiglia delle Fabaceae, alla quale appartiene la cicerchia
pannonica, sono caratterizzati da fiori papilionacei, formati da cinque petali.
Quello superiore è chiamato vessillo o stendardo, i due laterali sono detti ali,
mentre i due petali inferiori formano la carena e sono spesso saldati tra loro. Il
frutto è un baccello, che si apre in due valve.
Questa pianta ha un corto fusto sotterraneo che emette radici tuberose. Le
foglie, paripennate, sono composte da due o tre paia di segmenti lineari o
lanceolati. I petali sono di un colore giallo crema, mentre il vessillo a volte è
soffuso di rosso.
In Slovenia questa specie si trova nell’area submediterranea ove cresce nei prati
carsici e in luoghi cespugliosi. La distribuzione generale si estende dall’Europa meridionale e orientale sino alla
Siberia.
Leontopodium nivale
(Ten.) Hand.-Mazz. subsp.
alpinum
(Cass.)
Greuter - Stella alpina o Edelweiss
(
Leontopodium alpinum
)
Le terre natie delle stelle alpine sono le catene montuose dell’Asia centrale,
dove crescono molti dei suoi parenti. Anche se si tratta essenzialmente di una
pianta di lontanissima origine esotica, la si considera come facente parte
dell’antica flora alpina e il simbolo delle Alpi, seppur ormai piuttosto raro.
Il fusto ha sulla cima un fiore virtuale, che è in realtà costituito da piccoli fiori
riuniti in capolini e circondati da brattee bianco lanose come l’intera pianta.
Raccolta in maniera eccessiva da parte dell’uomo, la stella alpina è in pericolo
già fin dal secolo scorso. Nel territorio di Nova Gorica la stella alpina divenne
specie protetta nel 1896, e due anni dopo lo divenne anche in Carniola e Stiria.
Nel 1899, la Gazzetta di Montagna (
Planinski Vestnik
) riferiva delle prime (e ai
tempi probabilmente eccezionali) sanzioni per la violazione della legge: “A causa dell’estirpamento della stella alpina è
stato punito, a quanto pare primo nella regione della Carniola, Janez Rekar, meglio noto come “Roža in Jaga” di
Mojstrana. La contea di governatorato di Radovljica lo ha condannato a sei ore di carcere”.
Lilium bulbiferum
L. subsp.
bulbiferum
- Giglio rosso o giglio di San
Giovanni
Il giglio rosso ha un bulbo sotterraneo embriciato di colore bianco. Il fusto è
fittamente foglioso, con foglie lineari e alterne. I fiori eretti hanno perianzio
campanulato di colore rosso-aranciato. Le antere sono rosse.
Lo stesso nome sloveno della pianta (
brstična lilija
cioè ‘portatore di bulbi’) fa
capire che all’ascella delle foglie cauline sono posti dei bulbilli verdi che
servono alla riproduzione asessuata. Dopo appena un anno, da queste gemme
germogliano nuove piantine che possono fiorire già dopo soli cinque anni!
La specie è presente nei prati e tra i cespugli, dalla pianura alla fascia montana.
È diffusa in Italia, in Corsica, nelle Alpi dalle Alpi Marittime alla Bassa Austria
e alla Slovenia e nei Balcani.
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