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Vremščica, Slavnik). È diffusa anche nelle Alpi Dinariche nord occidentali.
La sottospecie
cengialti
ha un perigonio il cui colore varia dal blu scuro al viola. L’asse fiorale porta da due a tre fiori;
il fiore immediatamente sottostante a quello terminale è portato da un peduncolo diverso, lungo almeno tre centimetri.
Questa pianta cresce sui pendii rocciosi e cespugliosi e sui ghiaioni delle Alpi Giulie, nell’Isontino e a Bohinj.
Iris graminea
L. - Giaggiolo susinario
Sia il nome generico che il nome specifico sloveno contengono entrambi i
termini ‘erboso’, ‘con foglie erbacee’ (
travnat, travolisten
), alludendo alle
foglie che assomigliano a quelle delle graminacee.
Il giaggiolo susinario è una pianta perenne con il fusto stretto e ramificato, alto
fino a 40 cm. I tepali sono azzurri o violacei, quelli interni eretti, quelli esterni
invece ricurvati verso il basso e all’infuori. I fiori hanno un caratteristico odore
di prugne, da cui il nome italiano.
Cresce nei prati aridi e in aree cespugliose calde dalla fascia basale a quella
montana in tutta la Slovenia. La distribuzione generale si estende nell’Europa
centrale e meridionale.
Iris sibirica
L. - Giaggiolo siberiano
Il giaggiolo siberiano è una pianta perenne dei terreni erbosi. Ha grosse radici
sotterranee e fusti eretti, ovali e cavi, alti da 30 a 50 cm. Le foglie sono lineari -
lanceolate. I fiori sono posizionati all’ascella di foglie bratteali di color
marrone. I petali sono blu-violetti, biancastri alla base, con venature violette.
Cresce nei terreni umidi e nei prati paludosi dalla fascia basale a quella
montana in tutta la Slovenia. È diffuso nell’Europa orientale e centrale e nel
Mediterraneo settentrionale; in Asia la distribuzione si estende fino alla Siberia
(da qui l’epiteto specifico!) e al Giappone.
In seguito alla bonifica dei suoi habitat sta diventando sempre di più una specie
in pericolo.
Jacobaea abrotanifolia
(L.) Moench subsp.
abrotanifolia
- Senecione
abrotanino
(
Senecio abrotanifolius
)
Ciril Jeglič chiamava questa pianta
rogljičasti grint
(senecione a rebbio) mentre
un tempo veniva chiamato
ozkorogljati grint
(senecione a rebbio stretto). Oggi
si usa invece la traduzione del nome latino.
Le foglie sono pennato-sette, con segmenti laterali strettamente lineari di colore
verde lucido. I fiori periferici sono ligulati e giallastri, quelli del disco sono
tubulosi e di un colore che varia dall’arancione vivo all’arancione tendente al
rosso.
Cresce nei prati sassosi, sui ghiaioni e tra i mughi dalla fascia montana a quella
alpina. È più frequente nelle Alpi, lo possiamo trovare anche sul Veliko Kozje,
sullo Monte Santo e sul Čaven.
La distribuzione generale si estende nelle Alpi orientali e nelle Alpi Dinariche
sud-orientali.
Knautia fleischmannii
(Hladnik ex Rchb.) Pacher - Ambretta di
Fleischmann
Andrej Fleischmann (1804-1867) fu, da quindici anni fino alla morte, giardiniere del Giardino Botanico di Lubiana,
allievo di Franc Hladnik, fondatore del giardino. Insieme i due percorsero a piedi tutta la Carniola raccogliendo piante
per il giardino e per l’erbario. Quando Hladnik rimase cieco, fu Fleischmann a continuare il suo lavoro in ambito
botanico. Nel 1843 pubblicò una revisione della flora della Carniola, in cui però i dettagli non erano sempre accurati e
affidabili. Attraverso i campioni del suo erbario venne coinvolto nella raccolta
Flora Germanica exsiccata
: per questa
famosa collezione raccolse anche un fiore allora non identificato, il
grintavec
; questo fiore prese proprio da lui il nome
di
Scabiosa fleischmannii
e venne poi classificato nel genere
Knautia
, mantenendo però il nome della specie.
Di questa
sua
ambretta Fleischmann raccolse campioni di due sottospecie, che differiscono leggermente nella forma
delle foglie. Sul monte Katarina raccolse campioni della sottospecie con foglie intere (
K. fleischmannii integrifolia
),