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Melanelixia subaurifera
(Nyl.) O.Blanco, A.Crespo, Divakar, Essl.,
D.Hawksw. & Lumbsch
Abbastanza comune su alberi più o meno isolati. Caratteristici sono i
sorali puntiformi di colore bianco-giallognolo. Cresce spesso assieme a
M. fuliginosa
subsp.
glabratula
con cui si può confondere facilmente:
M.
fuliginosa
ha tallo con isidi, mentre
M. subaurifera
è sorediata. Tuttavia,
gli isidi di
M. fuliginosa
tendono spesso a cadere lasciando piccole
cicatrici rotonde che simulano i sorali di
M. subaurifera
, mentre
quest'ultima può presentare piccoli isidi all'interno dei sorali. In caso di
dubbio un buon carattere distintivo è dato dalle parti apicali dei lobi, che
sono lucide in
M. fuliginosa
, opache in
M. subaurifera
. Nel Parco è
abbastanza frequente soprattutto su faggio.
Citazioni bibliografiche:
Dalla Torre & Sarnthein, 1902; Nascimbene & Caniglia, 2003
Melanohalea exasperata
(De Not.) O.Blanco, A.Crespo, Divakar, Essl.,
D.Hawksw. & Lumbsch
Questo lichene cresce su alberi isolati in aree poco disturbate
(normalmente è assente da aree urbane, industriali o con agricoltura
intensiva). Il tallo sottile, di solito con apoteci, coperto da pustole
coniche è molto caratteristico. Le pustole potrebbero venir interpretate
come isidi, generando confusione con specie come
M. elegantula
e
Melanelixia glabratula
, che però hanno veri isidi cilindrici. Nel Parco è
nota solo per l'area circostante Villa Welsperg.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene & Caniglia, 2003
Melanohalea exasperatula
(Nyl.) O.Blanco, A.Crespo, Divakar, Essl.,
D.Hawksw. & Lumbsch
Specie da temperato-fredda a boreal-montana a distribuzione
circumpolare che colonizza alberi isolati, specialmente sui rami e anche
sugli aghi delle conifere (soprattutto larice) in tutte le Alpi, divenendo
sempre più rara verso sud lungo gli Appennini. Nel Parco è piuttosto
comune nei boschi di conifere abbastanza aperti come i lariceti.
Citazioni bibliografiche:
Dalla Torre & Sarnthein, 1902; Nascimbene
& Caniglia, 2003; Nascimbene et al., 2006; Nascimbene et al., 2008c
Menegazzia terebrata
(Hoffm.) A.Massal.
Specie suboceanica, il cui areale europeo va dalla Scandinavia al
Portogallo con popolazioni sparse anche nelle montagne dell'Europa
centrale e meridionale con clima umido. Cresce su tronchi a scorza
subacida, prevalentemente di faggio e di abete bianco, in foreste umide
della fascia montana delle Alpi, con alcune stazioni nell'Appennino
settentrionale. Nel Parco è stata rinvenuta solo in Val Canali dove è
abbastanza frequente nelle faggete più umide.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene & Caniglia, 2003
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