Paneveggio_Book_ita - page 112

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Mycoblastus affinis
(Schaer.) T.Schauer
Specie che in Europa ha una distribuzione boreal-montana. Si sviluppa
su corteccia acida di conifere nella fascia montano-subalpina. In Italia
sembra essere molto rara e nota solo per poche località delle Alpi. Nel
Parco è stata rinvenuta su abete rosso nella foresta di Paneveggio,
soprattutto su alberi molto vecchi.
Citazioni bibliografiche:
Dalla Torre & Sarnthein, 1902; Nascimbene et
al., 2008c
Mycoblastus fucatus
(Stirt.) Zahlbr.
Specie temperato-fredda che cresce su corteccia in boschi molto umidi.
Quasi sicuramente la cui presenza è sottostimata sulle Alpi italiane, a
causa del fatto che molto spesso il suo tallo è sterile e per questo
difficilmente riconoscibile. Nel Parco è stata di recente rinvenuta su
abete rosso nella foresta di Paneveggio.
Citazioni bibliografiche:
Thor & Nascimbene, 2007
Mycoblastus sanguinarius
(L.) Norman
Specie a distribuzione europea circumboreal-montana (subalpina) che si
sviluppa su legno e più raramente su corteccia acida di conifere. In Italia
è nota solo per le Alpi. Nel Parco è stata rinvenuta su abete rosso nella
foresta di Paneveggio, dove colonizza soprattutto alberi maturi.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene et al., 2008c
Nephroma bellum
(Spreng.) Tuck.
Specie tipica di Lobarion, ad amplissima distribuzione mondiale. Cresce
su tronchi, muschi epifitici e rocce muschiose in vecchie foreste umide,
su substrati acidi. In Italia è diffusa, ma molto rara e probabilmente in
via di estinzione in alcune regioni. Nel Parco è stata rinvenuta soltanto in
Val Zanca.
Citazioni bibliografiche:
Nascimbene & Caniglia, 2003
Nephroma laevigatum
Ach.
Specie temperato-subtropicale con affinità suboceaniche. Cresce su
scorza acida o più spesso su muschi epifiti (raramente anche silicicoli) in
vecchie foreste molto umide, spesso in associazioni di Lobarion. È la più
diffusa specie di Nephroma in Italia, spingendosi sin quasi a livello del
mare lungo le coste tirreniche. Si distingue facilmente per la medulla di
colore giallognolo. Nel Parco è nota solo da segnalazioni dell'Ottocento
nei dintorni di Paneveggio.
Citazioni bibliografiche:
Dalla Torre & Sarnthein, 1902
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