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'hadaéreo' (io aderisco); quello specifico in greco significa
'attorcigliamento', alludendo al modo che ha la pianta di attorcigliarsi 'ad
elica' ai suoi supporti. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di
fioritura: settembre-ottobre.
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Pianta non sempreverde con foglie verdi-chiare a margine dentato. Fiori disposti in
grappoli
Vitis labrusca L.
Arbusto rampicante originario dell'America, è stato introdotto in Europa
soprattutto come portainnesto della vite europea in quanto l'apparato
radicale è tollerante agli attacchi della fillossera. È segnalata come
avventizia in molte regioni d'Italia. Predilige suolo acido, neutro, calcareo e
clima umido. L'uva della
V. labrusca
, e dei suoi ibridi con
V. vinifera
, può
essere vinificata, ottenendo vini come il Fragolino (dal nome dell'uva, detta
uva fragola o Isabella), o il Clinton. In Italia esistono diverse varietà della
vite europea (varietà di
V. vinifera
) a nome Lambrusco, che producono
altrettanti noti vini di eguale nome. Tali varietà, già note agli antichi
Romani, selezionate ed ingentilite nei secoli soprattutto in Italia
settentrionale, non hanno nulla in comune con
V. labrusca
. Il nome
generico è il nome latino della vite, che deriva da 'viere' (legare); il nome
specifico deriva dal latino con il significato di 'selvatico'. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: giugno.
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Foglie opposte
12
11
Foglie non opposte
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12
Foglie lobate
13
12
Foglie non lobate
14
13
Foglie a base troncata. Fiori non bianchi
Acer pseudoplatanus L.
L'acero di monte è un albero europeo-asiatico occidentale presente in tutta
Italia (in Sardegna come avventizio) dalla fascia submediterranea a quella
montana. Nella nostra regione è diffuso dalla costa alla fascia montana con
ampie lacune nella bassa pianura; in Carso è presente come arbusto forse
introdotto, ma sembra indigeno nei boschi del M. Cocusso e del M.
Castellaro Maggiore, ove appare in forma arborea. Cresce in boschi freschi,
soprattutto di forra, e colonizza anche i percorsi delle slavine contribuendo
alla ricostituzione del bosco. Il legno, duro ed elastico, è il più pregiato tra
quello degli aceri, per cui questo albero è spesso coltivato in impianti di
arboricoltura da legno, che viene impiegato per fabbricare tavole, parquet,
strumenti musicali, sculture e lavori al tornio. È una specie molto utilizzata
anche a scopo ornamentale, ha vita media superiore ai 2-3 secoli, ma si
conoscono esemplari che superano i 500-600 anni. Il nome generico era già
in uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer' (appuntito, acuto), forse
per la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
, oppure in riferimento al
fatto che il legno di alcune specie europee, molto compatto ed elastico, era
usato per la fabbricazione di lance; il nome specifico allude alla
somiglianza delle foglie con quelle del platano. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie a base non troncata. Fiori bianchi
Viburnum opulus L.
Il viburno palla di neve è spontaneo in Europa, Asia e Africa nord-
occidentale. È presente in quasi tutta l'Italia continentale, salvo che in
Puglia, Calabria e forse Valle d'Aosta, ma è più diffuso nelle regioni
settentrionali. La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio
salvo che sul Carso triestino. Cresce in boschi umidi alveali, pioppete,
siepi, dal livello del mare ala fascia montana inferiore. È una pianta rustica
e facile da coltivare, molto utilizzata per la formazione di siepi in interventi
di rinaturalizzazione e per scopi ornamentali; in questo caso è ampiamente
coltivata la cultivar 'roseum', con infiorescenze globose costituite
interamente da fiori sterili. Tutte le parti della pianta, compresi i frutti, sono
tossiche. Il nome del genere è molto antico e di etimologia incerta:
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...22