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nome generico, già in uso presso i Romani, deriva dal greco 'ptilon' (ala),
in riferimento alla brattea del peduncolo fruttifero che funge da ala
durante la disseminazione facilitata dal vento. Forma biologica:
fanerofita scaposa/ fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: maggio-
giugno.
Trachelospermum jasminoides
(Lindl.) Lem.
Il falso gelsomino è una liana originaria dell'Asia orientale (Giappone,
Corea, Cina meridionale, Vietnam), ampiamente utilizzata come pianta
ornamentale in tutta l'Europa meridionale e comune anche a Roma. Dai
fiori si ricava un olio essenziale usato in profumeria. Tutte le parti della
pianta sono tossiche se ingerite. Il latice può provocare irritazioni della
pelle e reazioni fotoallergiche in individui sensibili. Il nome generico
deriva dal greco 'trachelos' (gola, collo) e 'sperma' (seme), alludendo ai
semi di forma lineare-allungata; il nome specifico allude alla somiglianza
con i veri gelsomini (genere
Jasminum
). Forma biologica: fanerofita
lianosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno (-luglio).
Trachycarpus fortunei
(Hook.) H. Wendl.
Trachycarpus
è un genere di palme native dell'Asia, dall'Himalaya alla
Cina orientale. La specie più comune è
Trachycarpus fortunei
, originaria
della Cina orientale e centrale, e coltivata frequentemente come pianta
ornamentale per il portamento e la rusticità che la rende adatta
all'ambiente urbano; la resistenza al freddo (è in grado di sopportare
temperature fino a ─10 °C) ne consente la diffusione non solo nel
Meridione, ma anche in Italia settentrionale. Il tessuto fibroso che
avvolge la base delle foglie e ricopre il fusto è particolarmente tenace e
resistente e viene adoperato in Cina per lavori di intreccio, come stuoie e
funi. Il nome generico deriva dal greco 'trachýs' (ruvido) e 'karpós'
(frutto), per l'aspetto dei frutti. La specie è dedicata a Robert Fortune
(1812-1880), raccoglitore in Cina di piante per la Royal Horticultural
Society. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
Ulmus minor
Mill. subsp.
minor
L'olmo comune è un albero dell'Europa meridionale presente, con due
sottospecie, in tutte le regioni d'Italia. Cresce in boschi e siepi su suoli
argillosi, ricchi in basi ed in composti azotati, da freschi a periodicamente
sommersi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Tende ad
ibridarsi facilmente con l'olmo montano. Il legno, bruno-marrone, è
molto robusto, duro e resistente a trazione e compressione; viene
utilizzato per articoli sportivi, sedie, pavimenti ecc; è anche molto
resistente alla prolungata immersione in acqua. In passato la scorza, ricca
di tannini e sostanze coloranti, veniva usata per tingere di giallo le lane e
le conce speciali. Negli ultimi decenni gli olmi nostrani sono stati colpiti
da una grave malattia, la grafiosi, causata dal fungo ascomicete
Ceratocystis ulmi
; il micelio, veicolato da coleotteri Scolitidi che scavano
gallerie tra il legno e la corteccia, provoca la chiusura dei vasi conduttori e quindi l'essiccazione della pianta. Il nome
generico era già in uso presso i Romani, quello specifico allude alla minore dimensione delle foglie rispetto all'olmo
montano. Forma biologica: fanerofita cespugliosa/ fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
Viburnum tinus
L. subsp.
tinus
Il viburno tino, o lauro-tino, è una specie mediterranea presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia centro-meridionale
e nella zona insubrica, altrove ampiamente coltivata in parchi e giardini e spesso inselvatichita; a Villa Torlonia è
rappresentato soprattutto da esemplari arbustivi. In natura cresce nella macchia mediterranea, su suoli limoso-argillosi
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