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fessure delle rocce, dal livello del mare ai 300 m circa, ed è generalmente
coltivata negli orti in tutta Italia. È ampiamente usata come spezia e per
le sue proprietà curative. Il nome generico deriva dal latino 'salvus', e
allude alle proprietà medicinali, così come il nome specifico, che deriva
dal latino 'officina' (officina, farmacia). Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
Sambucus nigra
L.
Il sambuco nero è una specie a distribuzione subatlantico-sudeuropea
presente in tutte le regioni d'Italia. Originario di boschi di forra freschi ed
umidi si è poi diffuso in ambienti disturbati ed è oggi comunissimo
presso gli abitati, su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi
ed in composti azotati, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla
fascia montana superiore. A Villa Torlonia è presente allo stato
spontaneo, spesso con esemplari giovani diffusi dagli uccelli. È una
pianta non longeva che vive circa 50 anni, da cui si possono estrarre varie
sostanze, tra cui tannino, saccarosio, olio essenziale, coloranti, cera e
resine; per questo è utilizzata nella medicina popolare. I fiori sono usati
per preparare bevande, i frutti per sciroppi, marmellate, succhi e liquori;
le foglie sono tossiche. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke', uno
strumento musicale costruito con legno tenero; il nome specifico si riferisce al colore nero dei frutti. Forma biologica:
fanerofita cespugliosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Senecio angulatus
L. f.
Il senecio rampicante, o senecio del Capo, è una pianta originaria del
Sudafrica che è stata introdotta in molti paesi come pianta ornamentale e
si è spesso naturalizzata (come ad esempio sulle Alpi Marittime),
divenendo a volte invasiva. In Italia è più frequente in parchi e giardini
della fascia mediterranea, spesso lungo le coste in quanto tollera bene la
salinità. La pianta è tossica per la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma
molto dannosa per il fegato e cancerogena, che possono anche passare al
miele ed al latte. Il nome generico deriva dal latino 'senex' (vecchio),
alludendo ai pappi biancastri dei frutti o alla pelosità grigia di molte
specie; il nome specifico si riferisce ai fusti angolosi. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-dicembre.
Spiraea
sp.
Genere eurasiatico di piante generalmente arbustive con la maggiore
diversità in Asia centro-orientale. Molte specie e cultivar sono utilizzate
da noi in parchi e giardini a scopo ornamentale. Il nome 'aspirina' deriva
dal genere
Spiraea
, in cui nel XIX secolo era inclusa anche
Filipendula
ulmaria
(
Spiraea ulmaria
). L'acido salicilico fu scoperto nel 1839 nei
fiori di questa pianta, per cui fu chiamato 'acido spirico'; nel 1859 il
chimico tedesco Hoffmann acetilò l'acido salicilico, ottenendo l'acido
acetilsalicilico o acido acetilspirico, da cui la ditta farmaceutica Bayer
coniò il termine 'aspirina'. Il nome generico deriva dal greco 'spéira'
(fune), perché i fusti, a volte contorti, possono ricordare una sottile corda.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Tilia
sp.
Il genere
Tilia
comprende una trentina di specie diffuse nelle regioni temperate dell'Emisfero Nord. Quasi tutte sono
in grado di ibridare tra loro, e i tigli che vengono piantati in parchi, giardini e viali sono spesso degli ibridi di non
facile identificazione. L'ibrido più comune è
Tilia x europea
L., che deriva dall'incrocio tra due specie selvatiche
T.
cordata
e
T. platyphyllos
e che presenta caratteri intermedi tra esse, ma esistono anche ibridi che coinvolgono specie
non europee, soprattutto
T. americana
L., e che spesso vengono designati con il nome collettivo di '
Tilia hybrida
'. Il
1...,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65 67,68,69,70,71,72