6
forse deriva dal latino 'iùnix' (giovenca) e 'pàrio' (do alla luce), alludendo al
fatto che una delle specie (
Juniperus sabina
L.) veniva somministrata alle
vacche per favorire il parto, oppure da 'iùnior' (più giovane) e 'pàrio' (do
alla luce), perché produce sempre nuovi germogli. Forma biologica:
fanerofita cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: febbraio-
aprile.
4
Foglie opposte
5
4
Foglie alterne
13
5
Pianta lianosa
Lonicera etrusca Santi
Il caprifoglio etrusco è una specie mediterranea presente in tutte le regioni
d'Italia salvo il Trentino-Alto Adige. La distribuzione regionale è limitata
alle aree prossime alle coste ed al Carso ove è piuttosto diffusa e comune.
Cresce negli aspetti più caldi di boschi, boscaglie e siepi, su suoli sia
calcarei che marnoso-arenacei, poco profondi e ricchi in scheletro, aridi
d'estate, poveri in humus e composti azotati, dalla fascia mediterranea a
quella submediterranea. Le bacche contengono glucosidi e sono tossiche. Il
genere è dedicato al botanico tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-
1586); il nome specifico allude all'Etruria (Toscana) ove la specie è diffusa.
Forma biologica: fanerofita lianosa (fanerofita cespitosa). Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
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Alberi o arbusti
6
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Foglie lobate e palminervie
Acer monspessulanum L. subsp. monspessulanum
L'acero di Montpellier è una specie mediterranea presente in tutte le regioni
d
'
Italia salvo che in Valle d'Aosta, Piemonte e Veneto (in Trentino-Alto
Adige solo come avventizia). Nella nostra regione la specie è assente in
Friuli ma diffusa in Carso, soprattutto nelle parti più vicine alla costa come
l'area compresa tra Duino e Sistiana. Cresce ai margini di boschi a roverella
e carpino nero e nelle macchie in siti caldi ed assolati, prevalentemente su
substrati calcarei, con optimum al di sotto della fascia montana inferiore. Il
nome generico era già in uso presso i Romani, e deriva dal latino 'acer'
(appuntito, acuto), forse per la forma dei denti fogliari di
A. platanoides
,
oppure in riferimento al fatto che il legno di alcune specie europee, molto
compatto ed elastico, era usato per la fabbricazione di lance; il nome
specifico si riferisce alla città di Montpellier. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: aprile.
6
Foglie non lobate e palminervie
7
7
Foglie composte (divise in foglioline separate tra loro)
Fraxinus ornus L. subsp. ornus
L'orniello è una specie mediterraneo-pontica presente in tutte le regioni
d'Italia. La distribuzione regionale è estesa a tutto il territorio. Cresce in
boschi aperti, nei mantelli, su substrati sia calcarei che marnoso-arenacei,
soprattutto con il carpino nero, ma anche in boschi più maturi di querce, dal
livello del mare alle faggete termofile della fascia montana inferiore. In
Italia meridionale la linfa è utilizzata per la produzione della manna,
sostanza zuccherina contenente mannite con deboli proprietà lassative, che
viene estratta con incisioni praticate nella corteccia e lasciata rapprendere
all'aria. Il nome generico, già utilizzato da Plinio il Vecchio, deriva dal
greco 'frasso' (difendo), forse per l'uso dell'orniello come pianta per siepi; il
nome specifico in latino significa 'ornamentale'. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie semplici
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1,2,3,4,5 7,8,9,10,11,12,13,14,15,...16