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rimboschimento naturale delle lande con grande successo riproduttivo. Si
tratta di un pino molto apprezzato a scopo paesaggistico e ornamentale
per la sua adattabilità, per lo sviluppo relativamente rapido e per il
notevole effetto estetico. Può essere utilizzato come essenza da legno o
per il rimboschimento nelle zone montane in fasce comprese fra i 600 e i
1500 m. Il nome generico è quello usato dai Romani per indicare il pino
mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della
pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa)
per la forma della chioma degli alberi. Il nome specifico allude al colore
scuro della scorza e della chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie lunghe 3-5 cm. Rami giovani molli e penduli
Cedrus deodara (Roxb.) G. Don
Questa specie, nativa nel versante occidentale dell'Himalaya
(Afghanistan, Pakistan, Kashmir, India nord-occidentale) dove vive tra i
1000 e i 2800 m, fu introdotta in Europa a scopo ornamentale nel 1822. È
utilizzata in Europa come albero ornamentale in grandi parchi e giardini,
ma solo in aree con inverno mite. Può vivere 150-200 anni. In Italia è
segnalata a partire dal 1828, ed è oggi è presente con più varietà; è
segnalato come specie avventizia in Lombardia, Trentino-Alto Adige,
Veneto e Campania. Le temperature minime dell'inverno 1985 (fino a –
20°C) eliminarono gran parte degli esemplari dalla Pianura Padana. Nei
luoghi d'origine il legno era storicamente usato per costruire templi, idoli
e oggetti sacri. È abbastanza sensibile agli inquinanti atmosferici. Il nome
generico deriva dal termine greco 'kédros', che indicava una conifera non
meglio identificata; il nome specifico deriva dal sanscrito 'devadāru' o
'devodara' (albero degli dèi), in riferimento alla sua imponenza e
all'utilizzo del legno. Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie lunghe al massimo 3 cm. Rami giovani rigidi, non penduli
Cedrus libani A.Richard
Il cedro del Libano è originario dell'Anatolia meridionale, della Siria e del
Libano; in Europa è stato introdotto nel XVII secolo a scopo ornamentale
e per l'utilizzo del legname. In Italia è segnalato a partire dal 1822.
Siccome raggiunge notevoli dimensioni, è adatto a parchi grandi e
spaziosi che ne consentano lo sviluppo soprattutto in larghezza. Il legno
di cedro è aromatico, tenero e di facile lavorazione; nei luoghi di origine,
come il Marocco, è utilizzato da secoli per costruire grandi travi, spesso
riccamente intagliate e decorate, per falegnameria, armature e carpenteria
edile in genere. I mobili costruiti con il suo legno aromatico mantengono
lontane le tarme. Dal legno si può estrarre un olio essenziale usato in
profumeria. Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie appiattite, disposte a pettine sui rami, in due ranghi più o meno opposti
Taxus baccata L.
Il tasso è un relitto dell'epoca Terziaria, ancor oggi diffuso allo stato
spontaneo in tutta Italia con optimum nella fascia montana, ma
solitamente raro (è più frequente come pianta ornamentale in parchi e
giardini); solo in poche regioni d'Italia esistono ancora boschi dominati
dal tasso, per esempio in Sardegna, ove mancando il faggio il tasso si
associava con l'agrifoglio nelle foreste montane più umide. La
distribuzione regionale, allo stato spontaneo, si estende a quasi tutte le
aree montuose del Friuli, dove è comunque poco frequente, ma è
ampiamente coltivato a scopo ornamentale sino alla costa. Tutta la pianta,
compresi i semi, è molto velenosa (salvo l'arillo carnoso che circonda il
seme) per la presenza dell'alcaloide tassina. Da qui il nome volgare
'albero della morte'. È un albero molto apprezzato dal punto di vista
ornamentale, anche per la costruzione di siepi, poiché sopporta bene le
potature e resiste all'inquinamento. Ha legno duro, pesante ed omogeneo.
Può vivere fino a 2000 anni. Il nome generico deriva dal greco 'taxos', con
significato di arco, par la fabbricazione che veniva fatta col suo legno; il
nome specifico allude agli arilli rossi simili a delle bacche. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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