11
giallo-bruno, si presta per lavori al tornio e d'incisione. L'olivo è anche
una bellissima pianta ornamentale il cui utilizzo come tale si è diffuso
negli ultimi anni in gran parte della Pianura Padana, favorito dalla
concomitanza di inverni abbastanza miti. Il nome generico è quello
utilizzato dai Romani, e deriva dal greco 'elaia'; il nome specifico fa
riferimento all'areale tipicamente mediterraneo. Forma biologica:
fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
21
Foglie lineari, con forte odore di rosmarino. Frutto secco
Rosmarinus officinalis L.
Il rosmarino è un tipico arbusto delle garighe mediterranee su substrati
calcarei, presente allo stato spontaneo in tutta l'Italia mediterranea e
coltivato ampiamente altrove sin da tempi antichissimi, dal livello del
mare agli 800 m circa. Viene oggi utilizzato come pianta aromatica in
cucina, come pianta ornamentale, come pianta medicinale (foglie e olio
essenziale); i fiori sono particolarmente melliferi. Da foglie e fiori si
ottengono un olio essenziale ed estratti utilizzati in profumeria e cosmesi,
in liquoreria e in farmacia. Il nome generico ha etimologia molto incerta,
secondo alcuni deriva da 'rhops' (arbusto) e 'myrinos' (aromatico), col
significato complessivo di 'arbusto aromatico'; il nome specifico deriva
dal latino 'officina' (officina, farmacia) ed allude alle proprietà
medicamentose della pianta. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: aprile-agosto (nelle Isole gennaio-dicembre).
22
Foglie a base cuoriforme, palminervie
Catalpa bignonioides Walter
Specie originaria delle regioni meridionali degli Stati Uniti, è stata
introdotta in Europa verso la metà del '700 a scopo ornamentale,
naturalizzandosi qua e là. In Italia viene spesso coltivata, ed è anche
segnalata come avventizia in molte regioni dell'Italia centro-settentrionale
e in Sardegna, dal livello del mare ai 600 m circa. È spesso utilizzata in
parchi, giardini ed alberature stradali, per le grandi e vistose
infiorescenze, la chioma espansa e i caratteristici lunghi frutti, da cui il
nome volgare 'albero dei sigari'. Cresce subspontanea in ambienti ruderali
e lungo le starde. Il nome generico è quello con cui gli indiani d'America
la designavano. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
22
Foglie arrotondate od attenuate verso la base, penninervie
23
23
Foglie decidue, non coriacee
24
23
Foglie sempreverdi, coriacee
28
24
Margine della foglia dentato o dentellato
25
24
Margine della foglia intero
26
25
Petali liberi. Fiori piccoli, non più larghi di 7 mm, formantisi dopo le foglie
Euonymus europaeus L.
La fusaggine è una specie eurasiatica presente in tutte le regioni d'Italia.
La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio. Entra
nello strato arbustivo dei boschi termofili rarefacendosi a partire dalle
faggete; l'optimum è nei mantelli e nelle siepi, su suoli argillosi piuttosto
freschi, ricchi in basi e composti azotati, al di sotto della fascia montana
superiore. I semi sono tossici (evonina) ed erano usati come drastico
purgante. Nel medioevo dal legno si ottenevano fusi per filare la lana, da
cui il nome italiano; i frutti e la corteccia erano utilizzati per le proprietà
emetiche, purganti ed insetticide: la polvere dei frutti seccati e macinati
veniva usata per combattere i pidocchi ed il decotto di frutti e corteccia
veniva usato contro la rogna. Il nome generico deriva dal greco 'eu'
(buono) e 'onoma' (nome), cioè 'pianta con buona fama', in senso ironico a
causa della velenosità dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.