21
53
Peduncoli fruttiferi con peli ghiandolari (spesso anche con peli semplici o setole
subpungenti)
Rosa micrantha Borrer ex Sm.
Specie subatlantica, spesso confusa con specie affini, presente in tutta
Italia salvo che in Sardegna, Calabria e forse Umbria, con optimum nella
fascia submediterranea. Nella nostra regione è apparentemente
concentrata nella parte sudorientale, ma spesso confusa con specie affini;
in Carso è sparsa e piuttosto rara. Cresce in siepi, orli boschivi e lande
incespugliate, su suoli da argillosi a pietrosi, piuttosto aridi e ricchi in
basi. I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, possono venir usati per la
preparazione di marmellate. Il nome generico deriva dal latino 'rosa', dal
greco 'rodon', con identico significato; il nome specifico deriva dal greco
'mikros' (piccolo) ed 'anthos' (fiore) e significa quindi 'a fiori piccoli'.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
54
Pianta lianosa, rampicante o volubile
55
54
Alberi o arbusti
58
55
Pianta sempreverde
Hedera helix L. s.l.
L'edera è una specie mediterraneo-atlantica comune in tutta Italia dal
livello del mare sino alle faggete termofile della fascia montana inferiore.
Nella nostra regione, Carso incluso, è ampiamente diffusa e comune.
Cresce in boschi e siepi, su muri, rocce ed alberi, di cui raggiunge la
chioma in siti umidi, formando intrichi con
Clematis vitalba
ed altre liane.
Mostra marcata eterofillia, cioè la forma delle foglie dei rami vegetativi è
molto diversa da quella delle foglie dei rami fioriferi. È comunemente
coltivata come pianta ornamentale, come tappezzante di terreni molto
ombreggiati e per ricoprire muri o pergolati. Ne esistono numerosissimi
ibridi e cultivar che differiscono per la forma, dimensioni e colore delle
foglie (frequenti sono quelli a foglie variegate). Sia i Greci che i Romani
consideravano l'edera un simbolo di forza vitale; questo per la sua
longevità e perché si tratta di una pianta sempreverde. I fiori, ricchi di
nettare, sono visitati da molte specie di insetti (es. api). La pianta è tossica
(saponine triterpeniche ed alcaloidi) se ingerita ed il contatto con le foglie
può originare reazioni fotoallergiche. Il nome generico è assonante con
'hadaéreo' (io aderisco); quello specifico in greco significa
'attorcigliamento', alludendo al modo che ha la pianta di attorcigliarsi 'ad
elica' ai suoi supporti. Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di
fioritura: settembre-ottobre.
55
Pianta non sempreverde
56
56
Cirri terminanti in un disco adesivo
Parthenocissus tricuspidata (Siebold & Zucc.) Planch.
Specie originaria dall'Asia orientale (Giappone e Corea), è stata introdotta
in Europa a scopo ornamentale come pianta rampicante, in grado di
coprire scarpate stradali e muri di intere case a causa dei dischi adesivi
con cui si attacca al substrato. Oltre ad essere coltivata, è anche comune
allo stato subspontaneo in molte regioni d'Italia, dal livello del mare ai
600 m circa. Nella nostra regione è piuttosto frequente al di sotto della
fascia montana, e a volte viene usata per tappezzare di verde le facciate
delle vecchie case, ma ha scarsa tendenza a spontaneizzarsi al di fuori di
ambienti antropizzati. Il nome generico deriva dal greco 'parthenos'
(vergine) e 'kissos' (edera), significa quindi 'edera vergine'; il nome
specifico allude alle foglie trilobate. Forma biologica: fanerofita lianosa.
Periodo di fioritura: giugno-luglio.
56
Cirri prensili, non terminanti in un disco adesivo
57