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Tutte le parti della pianta, soprattutto le bacche, contengono glucosidi e
sono tossiche; in passato il succo dei frutti veniva utilizzato per colorare
di rosso il vino o per produrre inchiostri; la scorza contiene una sostanza
utilizzata come colorante giallo per la lana; è un'ottima pianta mellifera,
utilizzata per la formazione di siepi, che può vivere dai 30 ai 50 anni. Il
nome generico, già in uso presso i Romani, deriva dal latino 'ligare' per la
flessibilità dei rametti usati nelle campagne come legacci; il nome
specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso,
frequente'. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
28
Foglie fortemente odorose
29
28
Foglie non fortemente odorose
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29
Corolla a simmetria raggiata. Petali bianchi. Foglie glabre
Myrtus communis L. subsp. communis
Il mirto è una pianta arbustiva tipica della macchia mediterranea, della
quale caratterizza gli aspetti più aridi e termofili. È presente in Friuli
Venezia Giulia, Liguria, Italia centro-meridionale e Isole, soprattutto
lungo le coste, con netta preferenza per quelle occidentali, dal livello del
mare ai 500 m circa. In Sardegna è un comunissimo arbusto della macchia
mediterranea bassa. La pianta viene sfruttata per la produzione del liquore
di mirto e di un olio essenziale. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: giugno-luglio.
29
Corolla a simmetria bilaterale. Petali violetti. Foglie pelose
Salvia officinalis L.
La salvia comune è una specie mediterranea a gravitazione orientale,
spontanea o avventizia in buona parte delle regioni italiane (salvo che in
quelle nord-occidentali, Emilia Romagna ed Umbria, e segnalata
erroneamente in Trentino-Alto Adige), dal livello del mare ai 300 m circa.
Nella nostra regione è spontanea solo nella costiera triestina ove forma
una gariga impoverita rispetto a quelle delle coste dalmate. Cresce in
luoghi assolati ed aridi, in vegetazioni pioniere aperte su litosuoli calcarei,
in fessure delle rocce, ed è generalmente coltivata negli orti. È
ampiamente usata come spezia e per le sue proprietà curative. Il nome
generico deriva dal latino 'salvus', ed allude alle proprietà medicinali, così
come il nome specifico, che deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia). Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
marzo-maggio.
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Margine della foglia dentellato
Phillyrea latifolia L.
Arbusto mediterraneo presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in
Valle d'Aosta e Piemonte, ma più comune al Centro-Sud. La distribuzione
regionale è limitata al Carso triestino ed al litorale friulano; in Carso si
concentra lungo la costa (ma appare anche nell'alta Val Rosandra) ove è
uno dei principali componenti della macchia mediterranea tra Grignano e
Duino su falesie e rocce calcaree esposte a sud in siti caldi ed aridi. È uno
dei più tipici componenti della macchia mediterranea. Il legno è utilizzato
come combustibile. Il nome del genere deriva dal greco 'philyra', termine
usato già da Dioscoride e Teofrasto; il nome specifico allude alle foglie
mediamente più larghe di quelle di altre specie congeneri. Forma
biologica: fanerofita cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura:
marzo-maggio.
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Margine della foglia intero
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