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querceti maturi ed in ostrieti freschi, su suoli argillosi piuttosto profondi,
ricchi in basi ma spesso decalcificati e quindi da neutri a subacidi. Il
nome generico è la latinizzazione dell'antico termine greco 'lathyros', che
designava una pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza
eccitante; il nome specifico allude al fatto che la pianta annerisce in
erbario. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
maggio-giugno.
262
Foglie con cirri
263
263
Infiorescenze con meno di 7 fiori
Vicia loiseleurii (M. Bieb.) Litv.
Specie mediterranea, presente in Italia con ampie lacune. Nella nostra
regione è ristretta al Carso ove la sua reale consistenza è stata chiarita
solo recentemente; piuttosto rara, sembra concentrarsi presso i castellieri,
il che farebbe supporre una sua antichissima introduzione (archeofita).
Cresce negli orli di boscaglie molto disturbate, su suoli di preferenza
carbonatici, poco profondi, ricchi in scheletro e poveri in humus, aridi
d'estate. Il nome generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire', legare, ed
allude alla presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano ad un
sostegno. La specie è dedicata al botanico francese Jean Louis August
Loiseleur-Deslongchamps (1774-1849). Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
263
Infiorescenze con più di 7 fiori
264
264
Pianta annua. Calice saccato (peduncolo fiorale inserito in un'insaccatura basale del
tubo calicino: lente!)
Vicia villosa Roth subsp. varia (Host) Corb.
Entità sudeuropea presente in tutta Italia (salvo che forse in Valle
d'Aosta). Nella nostra regione è diffusa dal Carso all'alta pianura, con
ampie lacune; in Carso è piuttosto diffusa e comune. Cresce in orli di
boschi e siepi termofili disturbati, in discariche, lungo margini stradali
ombreggiati e nelle post-colture, su suoli sabbioso-argillosi subaridi,
ricchi in composti azotati ed in basi ma spesso poveri in calcio. Il nome
generico deriva dal latino 'viere' o 'vincire' (legare), ed allude alla
presenza dei cirri con cui molte specie si avvinghiano ad un sostegno;
quello specifico allude alla pelosità della pianta. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
264
Piante perenni. Calice non saccato (base del tubo calicino
senza insaccatura)
265
265
Vessillo (petalo superiore) di 8-12 mm, con lembo circa uguale all'unghia
Vicia cracca L.
Specie polimorfa a vasta distribuzione eurasiatico-temperata, presente in
tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale della specie intesa in
senso lato copre tutto il territorio, quella della specie intesa in senso
stretto è ancora poco nota ma probabilmente altrettanto vasta. Cresce sia
nei prati che in ambienti ruderali, lungo scarpate o nelle siepi, dal livello
del mare alla fascia montana. La specie è un'ottima foraggera ed i semi
sono commestibili previa cottura. Il nome generico deriva dal latino
'viere' o 'vincire' (legare), ed allude alla presenza dei cirri con cui molte
specie si avvinghiano ad un sostegno; il nome specifico è quello usato
dagli antichi Romani per piante di questo genere. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
265
Vessillo di 12-18 mm, con lembo maggiore dell'unghia
Vicia tenuifolia Roth subsp. tenuifolia
Specie mediterraneo-asiatica, presente con due sottospecie in tutta Italia
(salvo che forse in Emilia-Romagna), dal livello del mare ai 1500 m circa.
Nella nostra regione ha distribuzione sparsa fra la pianura e la fascia
montana inferiore; in Carso è diffusa e comune ovunque, con una certa