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Foglie non composte
Geranium rotundifolium L.
Specie mediterranea di antica introduzione al margine dell'areale, presente
in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale è discontinua e
lacunosa, forse perché la pianta è stata poco osservata; in Carso è comune
ovunque. Cresce in vegetazioni ruderali ed arvensi, in coltivi, giardini,
orti e soprattutto vigneti, su suoli argillosi ricchi in basi e composti
azotati, talvolta decalcificati e subacidi, al di sotto della fascia montana. Il
nome generico deriva dal greco 'géranos' che significa 'gru' ed allude al
lungo becco che sormonta i frutti; il nome specifico allude all'aspetto
rotondeggiante delle foglie. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-ottobre.
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Foglie composte, con il segmento centrale picciolettato
287
287
Petali di 5-9 mm; achenio con più di 6 creste
Geranium purpureum Vill.
Specie mediterranea presente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione
regionale, piuttosto lacunosa, si estende dal Carso e pianura friulana sino
ai versanti meridionali delle Prealpi; in Carso è diffusa e comune. Cresce
su litosuoli, sia in ambienti naturali come in fenditure di rocce e nelle
pietraie che in ambienti disturbati come muretti a secco, massicciate
ferroviarie ed antiche mulattiere, con altre piante annuali, dal livello del
mare ai 1200 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'géranos' che
significa 'gru' ed allude al lungo becco che sormonta i frutti. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-novembre.
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Petali di 9-13 mm; achenio con 5-6 creste
Geranium robertianum L.
Specie eurasiatica oggi diffusa anche in Nord America, presente in tutte le
regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende dalla bassa pianura
(esclusa la costa) alla fascia montana; in Carso è abbastanza comune ed è
forse la pianta che penetra di più nelle imboccature delle grotte. Origina
da boschi alluvionali, da cui è passata a siti disturbati su suoli argillosi
ricchi in composti azotati, molto più freschi rispetto al simile
G.
purpureum
, dalla pianura alla fascia montana. Il nome generico deriva dal
greco 'géranos' che significa 'gru' ed allude al lungo becco che sormonta i
frutti; il nome specifico deriva da quello volgare (erba di San Roberto).
Forma biologica: terofita scaposa/emicriptofita bienne. Periodo di
fioritura: maggio-agosto.
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Petali di color rosso intenso
Papaver rhoeas L. subsp. rhoeas
Specie di origine asiatico-mediterranea che sin dal Neolitico si
accompagnava alle colture di cereali, oggi divenuta subcosmopolita,
presente in tutta Italia al di sotto della fascia montana. Nella nostra
regione è ampiamente diffusa dalla costa alla fascia montana inferiore; in
Carso è comune ovunque. Cresce in vegetazioni pioniere lacunose come
coltivi, orti, giardini, ai margini di strade e discariche, su suoli argillosi,
ricchi in composti azotati, mediamente freschi e subneutri. Tranne i semi,
tutte le parti della pianta e soprattutto il latice sono tossiche per la
presenza di alcaloidi. Il nome generico deriva dall'arabo 'papámbele' a sua
volta derivato dal sanscrito 'papavira' o 'papavara' (succo nocivo); l'ipotesi
di derivazione dal celtico 'papa' (pappa per bambini per conciliarne il
sonno) sembra insostenibile; il nome specifico potrebbe derivare dal
greco 'rheo' (scorrere via), per i petali presto caduchi, o da 'róia'
(melograno) per il colore rosso dei fiori. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.