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Infiorescenza ampiamente ramificata
Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. subsp. australis
La cannuccia di palude è una specie a vasta distribuzione eurasiatica oggi
divenuta subcosmopolita, diffusa in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione
regionale si estende dalle coste ai fondovalle del settore alpino; nell'area di
studio la specie è rarissima e confinata a quote basse. È dominante in vege-
tazioni spesso sommerse di suoli limosi, resistendo però a lunghi periodi di
emersione e ad un moderato disturbo, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore (raramente anche più in alto). I giovani germogli sono commestibili;
i fusti e le foglie servono ancor oggi per fare tetti di paglia, stuoie, graticci
e cesti. Il nome generico, già usato da Plinio, deriva dal greco 'phragma'
(muro, steccato, recinto) per il fatto che la pianta forma spesso popolamenti
impenetrabili o perché era ed è usata per fabbricare recinti e steccati; il nome
specifico in latino significa 'meridionale'. Forma biologica: elofita. Periodo di
fioritura: giugno-ottobre.
859
Infiorescenza a forma di spiga compatta
Typha latifolia L.
La lisca maggiore, o mazzasorda, è una specie subcosmopolita presente in
tutte le regioni d’Italia. È diffusa in quasi tutto il territorio regionale, con la-
cune nella parte montuosa; nell'area di studio è rarissima e confinata a quote
basse. Cresce in ambienti umidi come fossi, rive di stagni e canneti, acque
ferme o lentamente correnti, formando spesso popolamenti puri, dalla costa
alla fascia montana inferiore. Le foglie venivano usate per confezionare stuo-
ie e per impagliare fiaschi e damigiane; dai rizomi essiccati, ricchi di amido, si
ricavava una farina commestibile; i peli dell'infiorescenza pressati servivano
per imbottire materassi. Le spighe femminili vengono utilizzate dai fioristi
per composizioni floreali secche. Il nome generico deriva dal greco 'typhe'
(giunco, pianta di palude), quello specifico si riferisce alle foglie più larghe
di quelle di
T. angustifolia
. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
860
Fusti pieni, senza nodi ingrossati. Fiori con una sola brattea alla base (CYPERACEAE)
861
860
Fusti cavi, con nodi ingrossati. Fiori inclusi tra due brattee (POACEAE)
919
861
Fiori ermafroditi (lente!), sempre disposti in infiorescenze tutte simili tra loro
862
861
Fiori unisessuali, disposti in infiorescenze diverse tra loro (maschili e femminili) oppure in parti
diverse della stessa spiga
870
862
Foglie tutte più brevi di 2 cm
Trichophorum alpinum (L.) Pers.
Il tricoforo alpino è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente
lungo tutto l'arco alpino e sull'Appennino settentrionale (ove è rarissimo).
La distribuzione regionale si concentra sulle Alpi Carniche, con poche sta-
zioni sulle Alpi Giulie; nell'area di studio la specie è rara e ristretta ad aree
con substrati silicei a quote alte. Cresce in torbiere e sfagneti, su substrati
acidi, dalla fascia montana a quella alpina. Il nome generico deriva dal gre-
co 'trichos' (pelo) e 'pherein' (portare) e si riferisce alle sete perigoniali che
formano una specie di involucro ragnateloso attorno all'infiorescenza. Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
862
Foglie (almeno quelle basali) più lunghe di 2 cm
863
1...,297,298,299,300,301,302,303,304,305,306 308,309,310,311,312,313,314,315,316,317,...508