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844
Foglie larghe 4-5 mm
845
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Brattea più breve dell'infiorescenza. Capsula più breve dei tepali
Luzula sylvatica (Huds.) Gaudin subsp. sieberi (Tausch) K. Richt.
L’erba lucciola di Sieber è un’entità appartenente ad una specie delle monta-
gne dell'Europa sudorientale presente con tre sottospecie in tutte le regioni
d’Italia salvo che in Sardegna. La distribuzione regionale della subsp.
sieberi
è ristretta alla porzione settentrionale delle Alpi Carniche, con poche stazioni
sulle Prealpi Carniche più occidentali; nell'area di studio questa sottospecie
è piuttosto rara, salvo che nella fascia subalpina in aree con substrati silicei.
Cresce in peccete e in brughiere subalpine a rododendri, generalmente su
terreni acidi e su substrati silicei, con optimum dalla fascia montana supe-
riore a quella subalpina. Il nome generico deriva dal latino 'lucere' (brillare),
per le infiorescenze che brillano quando bagnate dalla rugiada; il nome spe-
cifico, dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all'habitat boschivo; la sottospecie
è dedicata al botanico di Praga F. W. Sieber (1785-1844), studioso della flora
egiziana e dell’Egeo. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fio-
ritura: giugno-luglio.
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Brattea più lunga dell'infiorescenza. Capsula più lunga dei tepali
Luzula luzuloides (Lam.) Dandy & Wilmott subsp. rubella (Mert. & W.D.J. Koch)
Holub
L’erba lucciola arrossata è un’entità appartenente a una specie con distribu-
zione prevalentemente centroeuropea presente, con due sottospecie, lungo
tutto l'arco alpino (salvo forse che in Val d'Aosta) e sull'Appennino setten-
trionale; questa sottospecie è presente sulle Alpi orientali dalla Lombardia al
Friuli e sull'Appennino settentrionale in Toscana. La distribuzione regionale
si concentra nelle Alpi Carniche occidentali e nelle Prealpi Giulie; nell'area di
studio questa sottospecie sembra piuttosto rara. Cresce in boschi di latifoglie
decidue come castagneti e faggete su suoli acidi, dalla fascia submediterranea
a quella montana. Il nome generico deriva dal latino 'lucere' (brillare), per le
infiorescenze che brillano quando bagnate dalla rugiada; il nome specifico,
che significa 'simile a una
Luzula
' diviene comprensibile considerando che
la specie era stata originariamente descritta nel genere
Juncus
; il nome della
sottospecie si riferisce ai tepali arrossati e non bianchi come nella sottospe-
cie nominale. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
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Pianta annua di ambienti umidi disturbati, più bassa di 3 dm
Juncus bufonius L.
Il giunco annuale è una pianta annua a vasta distribuzione subcosmopoli-
ta presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale è molto
frammentaria: la specie è diffusa dalle coste friulane e dagli ambienti umidi
del Carso alle vallate alpine, ma con ampie lacune soprattutto nella parte
centrale della pianura friulana; nell'area di studio la specie è piuttosto rara,
ad esempio presso il Passo Pura a 1400 m e presso Casera Razzo a 1800
m. Cresce in ambienti umidi, anche su suoli salmastri, a volte pioniera in
ambienti disturbati presso le strade, dal livello del mare ai 2000 m circa. Il
nome generico, dal latino 'iúngere' (congiungere, legare), allude all'antico
uso di intrecciare fusti e foglie dei giunchi per creare diversi oggetti; il nome
specifico deriva dal latino 'bufo' (rospo), in riferimento all'habitat. Forma
biologica: terofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
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Piante perenni, di solito (ma non sempre) più alte di 3 dm
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Foglie tutte radicali, eguali ai fusti, cilindrico-pungenti, quindi piante apparentemente senza
foglie
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Foglie inserite sul fusto o radicali, ma in questo caso diverse dal fusto, non pungenti
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1...,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301 303,304,305,306,307,308,309,310,311,312,...508