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Parietaria judaica L.
L’erba vetriola dei muri è una specie a distribuzione eurimediterranea pre-
sente in tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si estende dalle
coste ai fondovalle del settore alpino, con una lacuna nelle Alpi e Prealpi
Carniche occidentali e nelle Alpi Giulie settentrionali; nell'area di studio la
specie è rara e confinata ai fondovalle presso gli abitati. Cresce in vegetazioni
pioniere nitrofile su vecchi muri, edifici, marciapiedi, a volte in luoghi rupe-
stri frequentati da animali, su suoli primitivi ricchi in composti azotati, aridi
d'estate, al di sotto della fascia montana superiore. La pianta ha proprietà
diuretiche, ma il polline è fortemente allergenico. Il nome generico allude
al fatto che molte specie crescono su muri. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-agosto.
824
Sepali ottusi o arrotondati, non terminanti in punta acuta
825
824
Sepali triangolari, acutissimi
827
825
Foglie inferiori con due lobi basali rivolti verso l'apice della foglia. Frutto avvolto da 2 brattee più o meno
saldate tra loro. Fiori unisessuali
Atriplex patula L.
L’erba-correggiola è una pianta annua a distribuzione eurasiatico-sudeuro-
pea, da noi forse di antica introduzione (archeofita) ma oggi divenuta subco-
smopolita e a volte infestante, presente in tutte le regioni d’Italia. La distri-
buzione regionale è piuttosto sparsa e si concentra nella parte orientale del
territorio; nell'area di studio la specie si concentra presso gli abitati a quote
basse, ad esempio nei dintorni di Ampezzo. Cresce in vegetazioni ruderali,
nei campi, in giardini, nelle discariche, ai margini delle strade, su suoli argil-
losi freschi, ricchi in composti azotati, da neutri a basici, dal livello del mare
alla fascia montana. I semi possono mantenere la germinabilità anche per 50
anni. Le foglie giovani sono commestibili. Il nome generico, già in uso presso
gli antichi, deriva dal greco 'atraphaxis' (non nutriente, da 'trefo'), per lo
scarso valore nutritivo della pianta; il nome specifico in latino significa 'largo'
ma anche 'banale'. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
settembre-ottobre.
825
Foglie di aspetto diverso. Frutto non avvolto da brattee. Fiori ermafroditi
826
826
Foglie verdi, senza squame bianche di aspetto farinoso
Chenopodium polyspermum L.
La farinella polisperma è una pianta annua a distribuzione eurasiatico-sudeu-
ropea presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si esten-
de su quasi tutto il territorio, dalla bassa pianura friulana ai fondovalle del
settore alpino, con qualche lacuna lungo le coste del Friuli; nell'area di studio
la specie è rara e confinata ai fondovalle presso gli abitati. Cresce in campi
abbandonati, giardini, vigne, su suoli limoso-argillosi, ricchi in composti azo-
tati, freschi, da neutri a subacidi, al di sotto della fascia montana superiore.
Il nome generico deriva dal greco 'chen' (oca), e 'poús' (piede) e significa
'piede d'oca', per la forma delle foglie di alcune specie; il nome specifico si
riferisce alla produzione di numerosissimi semi, che mantengono a lungo la
possibilità di germinare accentuando il carattere invasivo della pianta. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
826
Foglie coperte da piccole squame bianco-farinose almeno di sotto
Chenopodium album L. subsp. album
La farinella comune è una pianta annua a distribuzione originariamente eura-
siatica ma oggi divenuta cosmopolita nelle zone temperate di tutto il mondo,
presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su
tutto il territorio; nell'area di studio la specie è comune presso gli abitati, da
Ampezzo a Sauris di Sopra, e sale a quote maggiori presso stavoli e malghe.
Cresce in vegetazioni ruderali lungo le strade, in campi abbandonati, discari-
che, giardini, fossi, presso le case e le malghe, su suoli da aridi a freschi, soli-
tamente eutrofizzati ma anche molto poveri (calcinacci), dal livello del mare
alla fascia subalpina. Le foglie giovani sono commestibili da cotte. Il nome
generico deriva dal greco 'chen' (oca), e 'poús' (piede) e significa 'piede d'o-
ca', per la forma delle foglie di alcune specie; il nome specifico si riferisce alle
minutissime scaglie bianche che ricoprono foglie e fusti. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
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