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Plantago media L. subsp. media
La piantaggine pelosa è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana pre-
sente in tutte le regioni dell’Italia continentale. La distribuzione regionale si
estende su tutto il territorio; nell'area di studio la specie è abbastanza fre-
quente presso gli abitati e presso stavoli e malghe, ad esempio a Sauris di
Sopra e presso gli Stavoli Rucharlanar. Cresce in prati aridi, su suoli argillosi
abbastanza profondi, umiferi, piuttosto ricchi in composti azotati, da neutri
a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana superiore. Al contrario di
altre specie di
Plantago
, questa viene spesso impollinata dagli insetti. Per la
presenza di aucubina la pianta è efficace contro le punture degli insetti e per
la cura delle ferite; le foglie giovani sono commestibili in insalata. Il nome
generico deriva dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni
crescono in ambienti calpestati. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Pe-
riodo di fioritura: maggio-agosto.
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Base del picciolo con una guaina membranosa avvolgente il fusto
Rumex crispus L.
Il romice crespo è una specie a distribuzione originariamente eurasiatico-
sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d'Ita-
lia. La distribuzione regionale è estesa a quasi tutto il territorio; nell'area di
studio la specie si concentra presso gli abitati. Cresce in vegetazioni ruderali
ai margini di strade, nelle periferie degli abitati, in discariche e coltivi abban-
donati, su suoli limoso-argillosi compatti, ricchi in composti azotati, spesso
umidi per ristagno d'acqua, dal livello del mare alla fascia montana superio-
re. Le foglie e gli apparati radicali, ricchi di tannini, venivano usati per la cura
delle ferite. Il nome generico deriva dal latino 'rumex' (asta, lancia, freccia),
per la forma delle foglie di alcune specie, quello specifico si riferisce all'aspet-
to increspato delle foglie. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Fiorisce tra
maggio e luglio.
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Foglie senza guaina cilindrica avvolgente il fusto
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Foglie attaccantisi ai vestiti
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Foglie non attaccantisi ai vestiti
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Fusti eretti, di solito non ramificati. Foglie lanceolate, di solito più lunghe di 3 cm. Sepali completamente
liberi, alla fruttificazione appena superanti il frutto
Parietaria officinalis L.
L’erba vetriola è una specie dell’Europa centro-meridionale presente in tut-
te le regioni dell’Italia continentale salvo che in Calabria. La distribuzione
regionale si estende su quasi tutto il territorio, dalle coste ai fondovalle del
settore alpino, ove la specie diviene più sparsa e rara; nell'area di studio la
specie si concentra presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra, a volte
appare anche più in alto presso stavoli e malghe. Cresce in vegetazioni distur-
bate quali orli di boscaglie e siepi, su suoli argillosi piuttosto freschi e ricchi
in composti azotati, dal livello del mare a 900 m circa. La pianta ha proprietà
diuretiche, ma il polline è fortemente allergenico; le giovani foglie lessate
venivano consumate come gli spinaci. Il nome generico allude al fatto che
molte specie crescono su muri; il nome specifico deriva dal latino 'officina'
(officina, farmacia) e si riferisce all’antico uso a scopo medicinale. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
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Fusti prostrati o ascendenti, ramificati. Foglie da ovali-appuntite a subrotonde, di solito più brevi di 3 cm.
Sepali saldati alla base, alla fruttificazione lunghi almeno il doppio del frutto
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