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Otricelli densamente pelosi. Pianta glauca
Carex filiformis L.
La carice filiforme è una specie a vasta distribuzione eurasiatico-sudeuropea
presente in tutte le regioni dell’Italia centro-settentrionale (salvo che nelle
Marche), in Abruzzo e in Basilicata. La distribuzione regionale si concentra
nella parte meridionale del territorio, mentre la specie è rara in montagna,
come nell'area di studio. Cresce in praterie stabili mesofile e ai margini di bo-
schi, su suoli umiferi profondi e freschi, più o meno decalcificati, dal livello
del mare a 1300 m circa. Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare),
per il margine fogliare tagliente di alcune specie; il nome specifico si riferisce
alle foglie sottili e filiformi. Forma biologica: emicriptofita cespitosa/ geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Otricelli sparsamente pelosi. Pianta non glauca
Carex caryophyllea Latourr.
La carice primaticcia è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente
in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto
il territorio, con una lacuna presso le coste del Friuli; nell'area di studio è re-
lativamente rara e generalmente confinata a quote piuttosto basse. Cresce in
prati aridi a carattere steppico su suoli subneutri-subacidi piuttosto ricchi in
composti azotati, su substrati sia calcarei che silicei, dalle pianure alla fascia
montana superiore (a volte anche più in alto). Il nome generico deriva dal
greco 'keìro' (tagliare), per il margine fogliare tagliente di alcune specie; il
nome specifico in greco significa 'con foglie dure'. Forma biologica: emicrip-
tofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
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Brattee non guainanti il fusto (o solo per 1-2 mm), spesso poco evidenti
Carex montana L.
La carice montana è una specie a distribuzione europeo-continentale, pre-
sente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale (dubitativamente in Val d'A-
osta). La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con
una lacuna presso le coste del Friuli; nell'area di studio la specie è diffusa ma
non comunissima, soprattutto a quote basse, raggiungendo i 1500 m pres-
so gli Stavoli Tamberle. Cresce in querceti maturi, più raramente in faggete
termofile, su suoli argillosi profondi e ricchi in basi ma spesso decalcificati,
dal livello del mare a 2000 m circa, ma con optimum al di sotto della fascia
montana superiore. Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per
il margine fogliare tagliente di alcune specie. Forma biologica: emicriptofita
cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Brattee della spiga femminile più bassa guainante il fusto per 2-10 mm
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Almeno una delle spighe femminili inserita molto più in basso delle altre, su un peduncolo di 1-2 cm
Carex digitata L.
La carice digitata è una specie a distribuzione eurasiatico-submediterranea
presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su
quasi tutto il territorio, ma con lacune nella bassa pianura friulana; nell'area
di studio la specie è più diffusa a quote relativamente basse, raggiungendo i
1800 m sul versante settentrionale del M. Clapsavon. Cresce in boschi di lati-
foglie decidue (ostrieti, querco-carpineti, faggete termofile), su suoli argillosi
freschi e profondi, con optimum nei boschi termofili delle fasce collinare e
montana inferiore. Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il
margine fogliare tagliente di alcune specie, quello specifico si riferisce all'a-
spetto digitato dell'infiorescenza. Forma biologica: emicriptofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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