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Spiga inferiore inserita a ca. ½ del fusto. Otricelli di ca. 4 mm, con nervi sporgenti. Spighe femminili
lunghe sino a 15 mm. Glume mucronate, senza sottile margine membranaceo
Carex distans L.
La carice a spighe distanti è una specie dell’Europa meridionale presente in
tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale è molto ampia e si estende
su quasi tutto il territorio, con lacune nel settore alpino; in Carso la specie
ha la tipica distribuzione bicentrica di altre specie igrofile, concentrandosi
nelle aree con Flysch del Triestino e nelle aree umide dell'Isontino. Cresce in
prati umidi, a volte anche in prati falciati e ai bordi delle vie, su suoli ricchi
in basi e composti azotati, ma resiste anche a periodi di disseccamento ed è
alotollerante, dal livello del mare ai 1300 m circa (nel Meridione fino ai 2000
m). Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il margine fogliare
tagliente di alcune specie, quello specifico si riferisce alle spighe femminili
distanziate lungo il fusto. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo
di fioritura: aprile-giugno.
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Spiga inferiore inserita a ca. 4/5 del fusto. Otricelli di 3-3.5 mm, senza nervi evidenti. Spighe femminili
brevi. Glume senza mucrone, con sottile margine membranaceo
Carex hostiana DC.
La carice di Host è una specie a distribuzione europea presente sulle Alpi e
nell’alta Pianura Padana dal Friuli al Piemonte, sull’Appennino Emiliano e
Umbro-Marchigiano e sulle montagne del Lazio. La distribuzione regionale
si concentra nella bassa pianura friulana al di sotto della linea delle risorgi-
ve, estendendosi verso nord sino ai fondovalle del settore alpino, con am-
pie lacune soprattutto nelle Prealpi Carniche; nell’area di studio la specie è
rara. Cresce in paludi e prati umidi e torbosi, dal livello del mare alla fascia
montana. Il nome generico deriva dal greco 'keìro' (tagliare), per il margine
fogliare tagliente di alcune specie; la specie è dedicata al botanico austriaco
N.T. Host (1761-1834). Forma biologica: emicriptofita cespitoa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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Infiorescenza di più spighe lineari divergenti all'apice del fusto
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Infiorescenza a forma di spiga semplice o di racemo
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Spighette munite di resta sporgente
Bothriochloa ischaemum (L.) Keng
Il barboncino digitato è una specie a distribuzione originariamente mediter-
raneo-pontica ma oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni
d’Italia. La distribuzione regionale si estende dalle coste ai fondovalle alpini;
nell'area di studio la specie si concentra presso gli abitati a quote basse, ad
esempio nei dintorni di Ampezzo. Cresce su pendii aridi, in prati aridi ghia-
iosi e arenosi, ma anche in ambienti ruderali come margini di strade, scar-
pate, massicciate e muri, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome
generico deriva dal greco 'bothrion' (fossetta) e 'chloe' (erba), in riferimento
alla fossetta presente nelle glume di diverse specie del genere; il nome spe-
cifico deriva dai termini greci 'iskhenaenai' (fermare, trattenere), e 'haima'
(sangue): Plinio citava una pianta con lo stesso nome, utile per arrestare il
sangue di naso. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritu-
ra: giugno-novembre.
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Spighette senza resta
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1...,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324 326,327,328,329,330,331,332,333,334,335,...508