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Foglie completamente sviluppate piane, verdi-grigie e opache su entrambe le facce. Glumetta fertile liscia
Anthoxanthum odoratum L. subsp. odoratum
Il paléo odoroso comune è un’entità a distribuzione eurasiatica appartenente
a una specie diffusa in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si
estende su tutto il territorio sino alla fascia montana, sopra la quale è sostitu-
ita dalla subsp.
nipponicum
; nell'area di studio questa sottospecie è comune
nei prati sino a 1600 m circa, dopo i quali viene progressivamente sostituita
dalla subsp.
nipponicum
. Cresce in prati da sfalcio concimati, su terreni decal-
cificati subacidi, mediamente profondi, dal livello del mare alla fascia mon-
tana. Le cumarine di cui è ricca danno al fieno un caratteristico profumo. Il
nome generico deriva dal greco 'anthos' (fiore) e 'xanthós' (giallo), quello
specifico si riferisce al profumo emanato dalla pianta, soprattutto da secca.
Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
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Foglie completamente sviluppate revolute all'apice e bicolori: verdi-grigie e opache di sopra, verdi-
giallastre e lucide di sotto. Glumetta fertile scabra (binoculare!)
Anthoxanthum odoratum L. subsp. nipponicum (Honda) Tzvelev
Il paléo odoroso delle Alpi è un’entità a distribuzione artico-alpina (eurasia-
tica) appartenente a una specie diffusa in tutte le regioni d’Italia; la subsp.
nipponicum
è presente in Italia centro-settentrionale (avventizia in Piemonte
ed Emilia-Romagna), Abruzzo e Calabria. Nella nostra regione sostituisce
la sottospecie nominale al di sopra della fascia montana, come nell'area di
studio, dove è comune nei nardeti al di sopra dei 1700 m, ad esempio presso
Casera Razzo. Cresce in pascoli alpini e nardeti, su suoli piuttosto freschi,
acidi o subacidi, dai 1400 ai 2800 m circa. Le cumarine di cui è ricca danno
al fieno un caratteristico profumo. Il nome generico deriva dal greco 'anthos'
(fiore) e 'xanthós' (giallo), quello specifico allude al profumo emanato dalla
pianta; il nome della sottospecie si riferisce al Giappone, da cui è stata de-
scritta. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: luglio-
agosto. Syn.:
Anthoxanthum alpinum Á. Löve & D. Löve
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Ligula di peli. Reste partenti dalla base delle spighette (non sono vere reste!). Glume diseguali,
una decisamente più piccola dell'altra
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Ligula membranacea. Reste partenti dalle glume o dalle glumette. Glume uguali o subeguali
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Reste (non sono vere reste, non originano da glume o glumette e sono inserite alla base delle stesse!) di
color ruggine. Foglie verdi-grigie. Glume poco differenti tra loro, lunghe 1/2-2/3 delle glumette, queste
con fini strie trasverse (lente!)
Setaria pumila (Poir.) Roem. & Schult.
Il pabbio rossastro è una pianta annua a distribuzione originariamente me-
diterraneo-sudeuropea, di antica introduzione ai margini dell'areale e oggi
divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d’Italia. La distribu-
zione regionale si estende su tutto il territorio; nell'area di studio la specie è
comune presso gli abitati, da Ampezzo a Sauris di Sopra. Cresce in vegeta-
zioni segetali e ruderali, in coltivi, orti, nei giardini, ai margini delle strade,
nei parcheggi, nelle aiuole ecc., su suoli da sabbiosi ad argillosi, ricchi in
composti azotati ma poveri in humus, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. I semi sono talvolta usati come cibo per gli uccelli. Il nome generi-
co, dal latino 'saeta' (setola), fa riferimento alle setole che si sviluppano alla
base delle spighette; quello specifico in latino significa 'piccolo, nano'. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
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Reste verdi. Foglie verdi. Glume molto differenti, l'inferiore ca. 1/2 della glumetta, l'altra quanto
le glumette; glumette senza strie trasverse
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1...,322,323,324,325,326,327,328,329,330,331 333,334,335,336,337,338,339,340,341,342,...508