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Setole dell'infiorescenza con dentelli rivolti verso il basso, e quindi infiorescenza ruvida se sfiorata dal
basso verso l'alto
Setaria verticillata (L.) P. Beauv.
Il pabbio verticillato, o setaria verticillata, è una pianta annua a distribuzione
subcosmopolita in aree a clima caldo, presente in tutte le regioni d'Italia.
La distribuzione regionale, piuttosto sparsa, si concentra nella bassa pianura
friulana e nel Carso, con isolate stazioni sino ai fondovalle delle Alpi Carni-
che; nell'area di studio la specie è diffusa ma non molto comune soprattutto
presso gli abitati a quote basse, ad esempio nei dintorni di Ampezzo. Cresce
come infestante negli orti, nelle vigne, nei campi di mais, a volte lungo i
sentieri, spesso anche in ambienti urbanizzati, in ambienti piuttosto caldi e
umidi, al di sotto della fascia montana inferiore. Il nome generico, dal lati-
no 'saeta' (setola), fa riferimento alle setole che si sviluppano alla base del-
le spighette; quello specifico si riferisce alla disposizione dei rami inferiori
dell'infiorescenza. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-ottobre.
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Setole dell'infiorescenza con dentelli rivolti verso l'alto, e quindi infiorescenza non ruvida se sfiorata dal
basso in alto
Setaria viridis (L.) P. Beauv. subsp. viridis
Il pabbio comune è una pianta annua a distribuzione originariamente eu-
rasiatico-mediterranea oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutte le
regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su tutto il territorio;
nell'area di studio la specie è comune presso gli abitati, soprattutto a quote
basse. Cresce in vegetazioni segetali e ruderali, nei coltivi, in orti e giardini,
ai margini delle strade, in parcheggi, aiuole ecc., su suoli da sabbiosi ad ar-
gillosi, ricchi in composti azotati ma poveri in humus, dal livello del mare
alla fascia montana inferiore. I semi sono utilizzati a volte come cibo per gli
uccelli. Il nome generico, dal latino 'saeta' (setola), fa riferimento alle setole
che si sviluppano alla base delle spighette; il nome specifico si riferisce al
colore verde delle infiorescenze. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo
di fioritura: giugno-ottobre.
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Glume concresciute tra loro almeno alla base o tra il terzo inferiore fino alla metà
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Glume libere
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Resta lunga ca. 3 mm, inserita nel quarto inferiore della glumetta e brevemente sporgente tra le glume.
Antere gialle
Alopecurus geniculatus L.
La coda di topo ginocchiata è una specie a vasta distribuzione subcosmo-
polita nelle zone temperate, segnalata per quasi tutte le regioni d’Italia (ma
molte segnalazioni sono probabilmente errate). La distribuzione regionale è
molto frammentaria e sembra escludere la bassa pianura friulana; nell'area di
studio la specie è abbastanza diffusa ma solo localmente comune, ad esempio
nei dintorni di Sauris di Sopra a 1400 m. Cresce sulle sponde di corsi d’ac-
qua, stagni e paludi, lungo sentieri umidi e fossi. Il nome generico deriva da
due parole greche, 'alopes' (volpe) e 'ura' (coda), per la forma dell'infiore-
scenza di alcune specie; il nome specifico in latino significa 'ginocchiato', in
riferimento ai fusti piegati a ginocchio nella parte inferiore. Forma biologica:
emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Resta lunga ca. 1.5 mm, inserita verso la metà della glumetta e interamente nascosta dalle glume. Antere
aranciate
1...,323,324,325,326,327,328,329,330,331,332 334,335,336,337,338,339,340,341,342,343,...508