322
936
Cespugli lassi con poche innovazioni. Spighette eretto-inclinate alla fioritura
Lolium multiflorum Lam.
Il loglio maggiore è una specie a distribuzione submediterraneo-subatlantica
di incerta origine, presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione re-
gionale si estende su quasi tutto il territorio, dalle coste friulane al settore
alpino, con vaste lacune nelle Alpi Giulie e nelle Prealpi Carniche; nell'area
di studio la specie è poco comune e si concentra presso gli abitati. Cresce
in prati ruderalizzati, ai margini delle strade, in discariche e incolti, su suoli
limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi e composti azotati, dal livello
del mare a 1300 m circa; è il principale componente del tappeto erboso delle
marcite lombarde ove è utilizzato come ottima pianta foraggera. Il nome ge-
nerico, già usato da Plinio, è di etimologia incerta, quello specifico si riferisce
alle spighette multiflore. Forma biologica: terofita scaposa/ emicriptofita sca-
posa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
936
Pianta densamente cespugliosa con numerose innovazioni. Spighette appressate alla rachide durante la
fioritura
Lolium perenne L.
Il loglio comune è una specie a distribuzione originariamente eurasiatica oggi
divenuta subcosmopolita, presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzio-
ne regionale si estende su tutto il territorio, compreso il Carso; nell'area di
studio la specie è comune soprattutto presso gli abitati. Cresce in vegetazioni
disturbate, in parchi, aiuole, giardini, ai margini di strade, in lastricati sotto-
posti a calpestio, su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in composti
azotati, dal livello del mare alla fascia montana (a volte anche più in alto). Il
nome generico, già usato da Plinio, è di etimologia incerta, quello specifico si
riferisce al ciclo vitale pluriennale. Forma biologica: emicriptofita cespitosa.
Periodo di fioritura: marzo-ottobre.
937
Spighette fortemente divergenti dal fusto. Glume diseguali, una decisamente più piccola dell'altra
Brachypodium rupestre (Host) Roem. & Schult.
Il paléo rupestre è una specie a distribuzione sudeuropeo-subatlantica pre-
sente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Puglia e in Sardegna. La distri-
buzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, dalle coste friulane al
settore alpino; nell'area di studio la specie è diffusa e localmente comune, ad
esempio sul M. Rucke a 1450 m o sui versanti meridionali del M. Nauleni.
Cresce su pendii assolati, di solito calcarei, su suoli subaridi, inorlando i pa-
scoli abbandonati assieme ad altre specie di mantello, dal livello del mare alla
fascia alpina. Il nome generico deriva dal greco 'brachys' (breve) e 'podon'
(piede) in riferimento alle spighette subsessili; il nome specifico si riferisce
agli habitat pietrosi. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fio-
ritura: maggio-luglio.
937
Spighette appressate al fusto. Glume uguali o subeguali
Elytrigia repens (L.) Nevski subsp. repens
L’agropiro strisciante è una specie a vasta distribuzione circumboreale pre-
sente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende su quasi
tutto il territorio; nell'area di studio la specie è comune presso gli abitati, da
Ampezzo a Sauris di Sopra, salendo anche più in alto presso stavoli e malghe.
Cresce in vegetazioni disturbate di aree abbandonate, ai margini dei coltivi,
lungo le strade, nelle siepi dominate da
Rubus ulmifolius
, su suoli limoso-argil-
losi a volte costipati, alternativamente umidi e aridi, ricchi in basi, dal livello
del mare ai 1400 m circa (raramente fino a 2000 m). Il nome generico deriva
dal greco 'elyo' (avvolgere) in riferimento alla gluma avvolgente strettamente
la cariosside; quello specifico significa 'strisciante', alludendo ai lunghi stolo-
ni. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
1...,320,321,322,323,324,325,326,327,328,329 331,332,333,334,335,336,337,338,339,340,...508