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Fusti e glume glabri o poco pelosi
Koeleria pyramidata (Lam.) P. Beauv.
Il paléo piramidale è una specie a distribuzione prevalentemente europea
presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale e in Toscana. La distribu-
zione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con una lacuna presso
le coste del Friuli; nell'area di studio la specie è piuttosto diffusa e comune
nei prati. Cresce nelle lande, nei prati da sfalcio, negli orli boschivi, in bo-
schi aperti e luminosi, su suoli limoso-argillosi ricchi in scheletro, subaridi,
da neutro-basici a subacidi, dai 500 ai 2600 m circa, a volte anche più in
basso. Il genere è dedicato al botanico tedesco Georg Ludwig Koeler (1765-
1807); il nome specifico si riferisce all'aspetto vagamente piramidale delle
infiorescenze. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura:
giugno-agosto.
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Fusti (sotto l'infiorescenza) e glume densamente pelosi
Koeleria eriostachya Pančić
Il paléo delle Dolomiti è una specie delle montagne dell'Europa sudorientale
presente sulle Alpi orientali dal Trentino-Alto Adige al Friuli. La distribuzio-
ne regionale è estesa a tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio
la specie è diffusa e piuttosto comune, ad esempio sul M. Tinisa a 1800 m.
Cresce in prati aridi, su substrati calcarei o dolomitici, dalla fascia montana
superiore a quella alpina. Il genere è dedicato al botanico tedesco Georg
Ludwig Koeler (1765-1807); il nome specifico in greco significa 'a spighe la-
nose' e si riferisce alle glume irsute sul dorso. Forma biologica: emicriptofita
cespitosa. Periodo di fioritura: luglio-agosto.
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Spighette più o meno cuoriformi, ca. tanto lunghe che larghe, pendule su peduncoli sottili
Briza media L.
I sonaglini comuni sono una specie a vasta distribuzione eurosiberiana pre-
sente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Sicilia. La distribuzione regionale
copre l'intero territorio; nell'area di studio la specie è comune nei prati sino a
1700 m circa. Ha un'ampia valenza ecologica, in quanto cresce sia in incolti e
prati falciabili che in prati aridi e nei nardeti di altitudine, dal livello del mare
alla fascia alpina. Le infiorescenze sono spesso usate per composizioni di fiori
secchi. Il nome del genere in greco antico indicava un tipo di cereale; il nome
specifico significa 'intermedia', per le dimensioni delle spighette rispetto a
quelle di
B. maxima
e
B. minor
. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Pe-
riodo di fioritura: maggio-agosto.
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Spighette non cuoriformi, più lunghe che larghe, non pendule su peduncoli sottili
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Spighette biflore
Deschampsia cespitosa (L.) P. Beauv. subsp. cespitosa
Il migliarino maggiore è una specie a vasta distribuzione temperato-subco-
smopolita presente in tutte le regioni d’Italia salvo che in Puglia e Sardegna
(non ritrovata in tempi recenti in Campania). La distribuzione regionale si
estende su quasi tutto il territorio; nell'area di studio la specie è comune nei
luoghi umidi tra 1100 e 1800 m. La specie è molto polimorfa: nei boschi di
latifoglie si possono incontrare individui alti anche 15 dm, mentre in alta
montagna prevalgono individui di dimensioni ridotte (2-3 dm) e con spighet-
te più intensamente colorate. Cresce in prati umidi, ai margini delle paludi,
lungo le sponde di fossi e di stagni, dal livello del mare ai 2600 m circa. Il
genere è dedicato al medico e botanico francese Louis Auguste Deschamps
(1765-1842); il nome specifico si riferisce all'aspetto cespitoso della pianta.
Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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