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mobili di pregio e lavori al tornio. Le foglie contengono una sostanza
colorante viola. Vive tra gli 80 e i 120 anni. Il nome generico, già in uso
presso i Romani, è di etimologia incerta, quello specifico in latino
significa 'degli uccelli'. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
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Foglie lucide di sopra, glabre o con pochi peli sparsi di sotto. Antere rosse. Frutto a
forma di pera
Pyrus communis L.
Il pero comune deriva forse da incroci fra il pero selvatico europeo ed un
pero dell'Asia Occidentale (
P. communis
subsp.
caucasica
). Ampiamente
coltivato in tutta Italia, compresa la nostra regione, sino alla fascia
montana, è sporadicamente inselvatichito nelle siepi che delimitano
antiche proprietà. Le forme selvatiche, che secondo alcuni autori non
meritano nemmeno il rango infraspecifico, crescono su suoli argillosi
freschi, sciolti, ricchi in basi. È una pianta abbastanza rustica che si adatta
bene a tutti i tipi di terreno, predilige posizioni soleggiate e può vivere
circa 200 anni. La potatura viene effettuata solo per migliorare la
produttività, mentre non influisce sull'estetica. Il legno, pesante, duro e
compatto, viene usato nella costruzione di oggetti di precisione come
righelli o squadre. La coltivazione a scopo alimentare risale a tempi
antichissimi. Fu citato da Omero, mentre nelle Bucoliche Virgilio sprona
Melibeo a innestare i peri, dimostrando l'uso consolidato di questa pratica.
Dal XIX secolo sono state prodotte cultivar di qualità e oggi esistono
migliaia di varietà; i frutti possono essere consumati freschi, cotti e
utilizzati per fare marmellate. Il nome generico deriva dal greco 'pyr,
pyròs' (fuoco, del fuoco), per la forma conica dei frutti. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie opache di sopra, molto pelose di sotto. Antere biancastre. Frutto a forma di mela
Malus pumila Mill.
Il melo, originario dell'Europa ed Asia occidentale per ibridazione con
altre specie, è coltivato in tutta Italia sino alla fascia montana. Nella
nostra regione è coltivato ovunque; in Carso è comune. Appare anche in
forme inselvatichite che si avvicinano a
M. sylvestris
, da alcuni autori non
considerata veramente distinta. È una delle piante da frutto più coltivate e
diffuse; la mela viene definita 'falso frutto' in quanto si sviluppa dal
ricettacolo, mentre il vero frutto sarebbe il torsolo, che si forma
dall'ovario. Il nome generico è quello già utilizzato dai Romani; quello
specifico in latino significa 'piccolo', 'nano'. È noto anche come
Malus
domestica
Borkh., in tal caso il nome specifico allude alla sua
coltivazione presso le case (la parola latina 'domus' significa appunto
'casa'). Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Pianta con aspetto di canna, alta solitamente più di 1.5 m, e con fusto più largo di 1 cm
Bambusa sp.
La maggior parte delle specie di bambù sono originarie dell'Asia e
dell'America. Li si può trovare ad altitudini variabili, sino ai 3000 m
sull'Himalaya. Alcune specie sono spontanee in Africa (in particolare
nell'Africa sub-sahariana e in Madagascar) e in Oceania. Non esistono
bambù spontanei in Europa. A scopo ornamentale sono state introdotte in
Italia numerose specie, alcune delle quali si sono ben adattate al nostro
clima. Sono spesso gruppi difficili dal punto di vista tassonomico.
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Pianta non con aspetto di canna
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Fiori a simmetria bilaterale. Frutto secco (legume)
Spartium junceum L.
La ginestra odorosa è una specie mediterranea, spontanea in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta ed in Trentino-Alto Adige ove è