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È definito dai cinesi 'l'albero delle sette virtù': vive a lungo; dà ombra;
permette agli uccelli di nidificare fra i rami; non è attaccato da molti
parassiti; in autunno ha foglie decorative giallo-rosse che permangono
sino ai geli; il legno è un buon combustibile; il fogliame caduto concima
il terreno. Il nome generico è dato dall'unione dei due termini greci antichi
'diós' (Dio) e 'pyrós' (frutto) e letteralmente significa 'frutto degli dei'; il
nome specifico è uno dei nomi giapponesi della pianta. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie più larghe sopra la metà. Corteccia liscia. Fiori roseo-violetti, più larghi di 5 cm.
Frutto secco, simile ad una pigna
Magnolia sp.
Le magnolie appartengono ad un grande genere di circa 210 specie. Si
tratta di un genere molto antico con caratteristiche primitive come la
disposizione spiralata di tutti i pezzi fiorali: i primi resti fossili di
Magnolia
risalgono a circa 20 milioni di anni fa, e quelli di piante
appartenenti alle
Magnoliaceae
a 95 milioni di anni fa. Il genere ha una
distribuzione disgiunta, con un centro principale nell'Asia sudorientale ed
un centro secondario nella parte orientale del Nord America, nell'America
Centrale, nelle Indie Occidentali, e alcune specie in Sud America. Diverse
specie vengono utilizzate a scopo ornamentale in parchi e giardini. Il
genere è dedicato al botanico francese Pierre Magnol (1638-1715),
direttore del giardino botanico di Montpellier, che introdusse la nozione
di famiglia nella classificazione botanica.
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Foglie più strette di 1 cm. Arbusto nano non più alto di 1.5 m
Osyris alba L.
Specie mediterranea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle
d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige. La distribuzione
regionale si concentra nella parte sudorientale del territorio, dal Carso al
litorale friulano; in Carso si addensa lungo la costa evitando le aree più
alte. Cresce come emiparassita nella macchia mediterranea e ai margini
delle boscaglie più termofile, su suoli primitivi e ricchi in scheletro, aridi
d'estate, calcarei o marnoso-arenacei purché ricchi in basi, dal livello del
mare ai 1100 m (in Sicilia fino ai 1800 m). I fusti flessibili erano usati per
la costruzione di scope rustiche. Il nome generico è di etimologia incerta e
veniva già usato dagli antichi per designare piante dai fusti flessibili; il
nome specifico deriva dal latino 'albus' (bianco). Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: marzo-giugno.
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Foglie più larghe di 1 cm. Arbusti più alti di 1.5 m
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Fiori di color rosa intenso, disposti in racemi. Frutto secco
Lagerstroemia indica L.
Specie originaria dell'Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), fu
introdotta in Europa dalla Cina come pianta ornamentale nel 1759. In
Europa meridionale è ampiamente utilizzata a scopo ornamentale in
parchi, giardini ed alberature stradali, soprattutto per il periodo di fioritura
molto lungo. In Italia è frequentemente coltivata, dal livello del mare ai
600 m circa, senza mostrare tendenza alla spontaneizzazione; viene
segnalata come avventizia solo in Sicilia. Nei paesi d'origine il legno,
molto compatto e raramente attaccato dagli insetti, viene utilizzato in
falegnameria e nella costruzione di case, di ponti e traversine ferroviarie.
Il genere è dedicato a Magnus von Lagerström (1691-1759), direttore
della Compagnia svedese delle Indie, che inviò a Linneo numerose piante
esotiche. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
settembre.
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Fiori arancioni, disposti all'ascella delle foglie. Frutto carnoso (melograno)
Punica granatum L.
Il melograno è originario delle regioni asiatiche sud-occidentali come
l'Iran, ma si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, ove si è a volte
naturalizzato, dal livello del mare agli 800 m. È segnalato come specie
avventizia in quasi tutta Italia, salvo che in Valle d'Aosta e Sicilia. Viene
1...,29,30,31,32,33,34,35,36,37,38 40,41,42,43,44