24
72
Foglie di colore non molto diverso sulle due facce
73
73
Margine fogliare con denti acuti, ravvicinati. Scorza bianca, papiracea. Frutti diversi da
una capsula, disposti in infuttescenze simili a piccole pigne
Betula pendula Roth
La betulla è un albero eurosiberiano presente allo stato spontaneo in tutta
l'Italia continentale salvo che in Umbria, Puglia e Calabria, con optimum
nella fascia montana; è più frequente sulle Alpi che sugli Appennini. È
pianta eliofila pioniera di suoli acidi, ove riconquista pascoli abbandonati,
associandosi a
Corylus avellana
,
Populus tremula
,
Pteridium aquilinum
etc. Il nome generico è di probabile derivazione celtica, quello specifico
allude ai rami penduli. Il legno, elastico e tenero, è usato nella
fabbricazione di spazzole, zoccoli e lavori al tornio (oggetti casalinghi ed
utensili) ed si presta alla produzione di cellulosa al solfito. Dalla corteccia
si ricava un olio essenziale usato in profumeria e nella concia delle pelli
('cuoio di Russia'). Le foglie contengono un principio tintorio giallo. Nei
paesi nordici la linfa zuccherina è usata per produrre una specie di vino. I
rami, teneri e flessibili, servivano per produrre ramazze e cerchi per botti.
Specie piantata per ornamento e a scopo forestale. Forma biologica:
fanerofita scaposa.
73
Margine fogliare con denti ottusi, distanziati. Scorza non
papiracea. Frutti a capsula, disposti in racemi allungati
74
74
Foglie opache. Picciolo appiattito in senso perpendicolare alla lamina fogliare. Gemme
pelose
Populus tremula L.
Specie eurosiberiana presente in tutta Italia con optimum nella fascia
montana. Cresce in boschi montani, soprattutto umidi, più raramente in
pianura. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso presso gli
antichi Romani. Sembra che il detto popolare 'tremare come una foglia'
nasca proprio dall'osservazione del pioppo tremolo: l'incessante tremolio
delle foglie è causato dall'estremo appiattimento dei lunghi piccioli. La
copiosa produzione di polloni, che formano nuovi alberi, lo rende un
pioniere nella colonizzazione di nuovi terreni, per cui è adatto al
consolidamento di pendici franose. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da
carta; è impiegato inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e
truciolati. Diffuso in tutta l'area del Parco. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
74
Foglie lucide almeno da giovani. Picciolo non appiattito in senso perpendicolare alla
lamina. Gemme glabre
Populus nigra L.
Il pioppo nero è un albero eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta Italia
dal livello del mare alla fascia montana inferiore; viene spesso confuso
con ibridi introdotti chiamati
Populus x canadensis
. Cresce in stazioni
umide ma spesso anche in luoghi disturbati, su suoli da ghiaioso-sabbiosi
a limoso-argillosi. Il nome generico, di etimologia incerta, era già in uso
presso gli antichi Romani, quello specifico allude alla corteccia più scura
di quella di altre specie congeneri. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da
carta; è impiegato inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e
truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto come pianta
ornamentale. Nel Parco è presente anche la var.
italica
, il pioppo
cipressino, distinguibile per il portamento slanciato e colonnare simile al
cipresso, coltivato a scopo ornamentale. Diffuso soprattutto alle quote
inferiori del Parco. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
75
Foglie a base cuoriforme
76
75
Foglie arrotondate od attenuate verso la base
79
76
Margine della foglia intero
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum