27
ed un grasso impiegato in profumeria. L'olio di lauro, estratto dai semi, è
un componente dell'olio laurino, utilizzato contro i dolori reumatici. La
pianta è tradizionale simbolo di gloria e di affermazione: la 'laurea' deriva
da essa il suo nome. Il nome generico è quello utilizzato dagli antichi
Romani; il nome specifico si riferisce all'uso celebrativo della pianta. Nel
Parco è coltivato presso gli abitati e a volte appare allo stato
inservatichito, soprattutto nelle aree più calde. Forma biologica: fanerofita
cespitosa (fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: marzo-aprile.
82
Foglie non odorose
83
83
Foglie a margine dentato
84
83
Foglie a margine intero
85
84
Pianta senza spine. Petali fusi tra loro. Frutto più largo di 1 cm
Arbutus unedo L.
Il corbezzolo è una pianta nativa dell'Europa meridionale, delle coste
mediterranee del Nord Africa e dell'Asia occidentale. In Italia cresce
spontaneo nel centro-sud, dove si inserisce nel contesto della macchia
mediterranea, associandosi in particolare al leccio, su substrato siliceo,
ma è presente anche in alcune regioni settentrionali. Il miele di
corbezzolo, piuttosto amaro, è apprezzato come curativo per le affezioni
bronchiali. I frutti, eduli, sono talora utilizzati per la preparazione di
marmellate o liquori o mangiati freschi, ma il loro sapore non è molto
gradevole: il nome specifico deriva infatti da 'unum tantum edo' (ne
mangio uno solo). Forma biologica: fanerofita. Periodo di fioritura:
ottobre-novembre.
84
Pianta spinosa. Petali liberi. Frutto più stretto di 1 cm
Pyracantha coccinea M. Roem.
Specie diffusa nel bacino del Mediterraneo ed in Asia Minore, di dubbio
indigenato in Italia, ove è presente in quasi tutte le regioni, salvo che in
Valle d'Aosta, Sicilia e forse Piemonte, dal livello del mare ai 900 m
circa. È frequentemente coltivata a scopo ornamentale per la costruzione
di siepi e talvolta appare allo stato subspontaneo in boschi e boscaglie
termofile e loro margini, arbusteti, siepi. I semi sono tossici. Il nome
generico deriva da due parole greche che significano 'fuoco' e 'spina' e si
riferisce sia alla presenza di spine che al colore rosso vivo dei frutti,
carattere cui allude anche il nome specifico. Nel Parco appare raramente
allo stato inselvatichito ed è coltivato all'Orto Botanico di Valbonella.
Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
85
Foglie almeno 3 volte più lunghe che larghe, con picciolo più breve di 3 mm, spatolate
(più larghe verso l'apice)
Daphne laureola L.
Specie diffusa in Europa, Africa settentrionale ed Isole Azzorre
(subatlantica), presente in tutta Italia salvo che in Valle d'Aosta. Cresce in
boschi misti e faggete. Il nome generico deriva da 'dàphne' nome greco
dell'alloro, così come quello specifico, di derivazione latina, per le foglie
sempreverdi di questa specie. La pianta è fortemente velenosa per la
presenza di un glucoside (dafnina), e veniva utilizzata per le proprietà
farmacologiche emetiche e purgative. Diffusa in tutta l'area del Parco.
Forma biologica:
f
anerofita cespitosa. Periodo di fioritura: febbraio-
aprile.
85
Foglie meno di 3 volte più lunghe che larghe, con picciolo più lungo di 3 mm, non
spatolate (più larghe verso il centro)
Ilex aquifolium L.
Specie subatlantica presente in Europa ed Asia Minore, diffusa in tutta
Italia in boschi misti mesofili, con optimum nella fascia montana.
L'agrifoglio è una pianta magica fin da prima dell'avvento del Natale
cristiano; i Celti ritenevano che proteggesse dai demoni e portasse fortuna
1...,17,18,19,20,21,22,23,24,25,26 28,29,30,31,32,33,34,35,36,37,...180