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etimologia incerta. I frutti sono tossici. Localizzata alla Verna. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Sinonimo:
Rhamnus alpinus
L. subsp.
alpinus
112
Alberi od alti arbusti. Petali più lunghi di 7 mm
113
113
Foglie con picciolo più breve di 1 cm
Crataegus germanica (L.) Kuntze
Specie sudeuropeo-pontica (Europa sudorientale, Asia occidentale)
presente in tutta Italia salvo che in Calabria, con optimum nella fascia
submediterranea, ma di dubbio indigenato: è stata ampiamente coltivata
sin dall'antichità ed oggi è probabilmente inselvatichita nei boschi di
latifoglie su suoli subacidi (castagneti, querceti). I frutti, commestibili
soprattutto dopo le prime gelate, sono ricchi di vitamina C. Diffusa
soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
113
Foglie con picciolo più lungo di 1 cm
114
114
Piccolo arbusto più basso di 2 m a maturità. Frutto nero-bluastro a maturità
Amelanchier ovalis Medik. subsp. ovalis
Il pero corvino è un arbusto mediterraneo-montano presente con 3
sottospecie in tutta Italia salvo forse che in Puglia, dal livello del mare
alla fascia subalpina. Cresce pioniero in boschi molto aperti, caldi ed
aridi, nelle pinete e nella boscaglia, nei prati incespugliati e sui ghiaioni,
su calcare ma anche su arenarie basiche. Il nome generico è quello della
pianta nel dialetto francese della Savoia, quello specifico allude alla
forma delle foglie. I frutti sono commestibili. Specie rara nel Parco e
segnalata solo nell'area della Verna. Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
114
Alberi od alti arbusti. Frutto non scuro a maturità
115
115
Foglie mature densamente pelose almeno di sotto. Frutto solitamente più largo di 3 cm.
Pianta coltivata (melo)
Malus pumila Mill.
Il melo, originario dell'Europa ed Asia occidentale per ibridazione con
altre specie, è coltivato in tutta Italia sino alla fascia montana. Appare
anche in forme inselvatichite che si avvicinano alla specie selvatica
M.
sylvestris
, da alcuni autori non considerata veramente distinta. Queste
forme crescono nelle siepi, su suoli argillosi freschi, ricchi in basi ed in
composti azotati, con
Cornus sanguinea
,
Ligustrum vulgare
,
Prunus
spinosa
etc. Specie coltivata e talvolta spontaneizzata, diffusa soprattutto
alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio. Sinonimo:
Malus domestica
Borkh.
115
Foglie mature glabre o quasi. Frutto solitamente non più largo di 3 cm. Pianta
spontanea (melo selvatico)
Malus sylvestris (L.) Mill.
Specie dell'Europa centro-meridionale presente in tutte le regioni d'Italia
salvo forse che in Valle d'Aosta, al di sotto della fascia montana superiore
ed al di sopra della fascia mediterranea. Cresce in boschi ed arbusteti con
optimum nella fascia submediterranea. Secondo alcuni autori non merita
di essere distinta dal melo coltivato (
Malus pumila
). Diffusa soprattutto
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