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Specie subatlantico-sudeuropea presente anche in Asia occidentale,
diffusa in tutte le regioni d'Italia sino alla fascia montana inferiore. Cresce
in dense popolazioni lungo fossi, canali e stagni, ai margini ombreggiati
di siepi e boschetti umidi in tutta Italia. Il nome generico deriva dal latino
'equus' (cavallo) e 'seta' (pelo), e significa 'coda di cavallo'; il nome
specifico deriva dalla radice greca 'telma' che significa 'palude'. Per l'alto
contenuto in silice era usata per lucidare oggetti in metallo. Diffusa in
tutta l'area del Parco. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
sporificazione: marzo-maggio. Sinonimo:
Equisetum telmateja
Ehrh.
128
Foglie opposte
129
128
Foglie non opposte (alterne, verticillate o tutte basali)
242
129
Foglie non intere (composte o divise per almeno metà
della lamina)
130
129
Foglie intere
147
130
Pianta lianosa
Clematis vitalba L.
Specie europea presente in tutta Italia dal livello del mare sino alle
faggete termofile montane. È la liana più comune nelle boscaglie del
Parco ove può formare intrichi impenetrabili, soprattutto in forre fresche
ed umide. Appare - spesso con l'edera - anche in ambienti urbani. Il nome
generico deriva dal greco 'klematis', diminutivo di 'klêma' (tralcio di vite),
in riferimento al portamento della pianta. La pianta è tossica in tutte le sue
parti per la presenza di protoanemonina. Diffusa in tutta l'area del Parco.
Forma biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
130
Piante non lianose
131
131
Foglie (almeno quelle superiori) trifogliate, cioè divise in 3
foglioline ben separate tra loro
132
131
Foglie non trifogliate
134
132
Foglioline lobate. Fiori verdastri. Pianta più bassa di 2 dm
Adoxa moschatellina L. subsp. moschatellina
Specie circumboreale ad ampia distribuzione. Cresce in faggete e boschi
misti in tutta Italia salvo Puglia, Sicilia e Sardegna. Il nome generico
deriva dal greco 'adoxos' (senza gloria, senza importanza) per la
piccolezza della pianta e dei suoi fiori; il nome specifico deriva dal
leggero odore di muschio che la pianta emette verso sera, quando si forma
la rugiada. Diffusa prevalentemente nei boschi misti mesofili e nelle
faggete in tutta l'area del Parco. Forma biologica: geofita rizomatosa.
Periodo di fioritura: marzo-maggio.
132
Foglioline non lobate. Fiori non verdastri. Piante più alte
di 2 dm
133
133
Fusti e foglie pelosi. Fiori disposti in capolini
Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare
alla fascia montana. L'habitat originario è forse dato dai grandi alvei dei
fiumi, da cui si è trasferita nelle schiarite e negli orli boschivi, restando
legata a stazioni fresche e a suoli limoso-argillosi profondi, ricchi in
composti azotati, con
Arctium minus
,
Calystegia sepium
,
Sambucus
ebulus
etc. La pianta è debolmente tossica (alcaloidi). Il nome generico fa
riferimento a Mitriade Eupatore, re del Ponto nel I secolo a.C., al quale si
attribuisce il primo utilizzo medicinale; il nome specifico allude alle
foglie, simili a quelle della canapa. Pianta nota fin dall'antichità per le sue
proprietà vulnerarie, aperitive, vermifughe e purganti. Nelle foglie e nelle
radici sono però presenti il glucoside eupatorina ed alcaloidi