48
soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre. Sinonimi:
Euphrasia lutea
L.,
Odontites lutea
(L.) Clairv.
162
Petali non gialli, al massimo bianco-giallastri
163
163
Foglie verdi di sopra, grigie di sotto. Petali bianchi o bianco-giallastri. Corolla con il
solo labbro inferiore ben sviluppato
Teucrium montanum L.
Specie sudeuropea presente in tutta Italia dal livello del mare ai 2000 m
circa, in prati aridi e pietraie, su suoli sassosi e poco profondi, per lo più
calcarei, ma anche marnoso-arenacei purché ricchi in basi, aridi d'estate.
Il nome generico ricorderebbe Teucro, primo re di Troia, che secondo la
leggenda avrebbe diffuso le virtù medicinali di alcune specie. Rara nel
Parco, segnalata non di recente nella Valle di San Godenzo.
163
Foglie verdi su entrambe le facce. Petali da rosa a violetti.
Corolla con aspetto diverso
164
164
Foglie non odorose. Fiori rivolti dallo stesso lato. Frutto a capsula
Odontites vulgaris Moench subsp. vulgaris
Specie eurasiatica, presente in tutta Italia salvo che in Sardegna, dal
livello del mare a circa 1500 m, in incolti e prati-pascolo, su suoli
generalmente piuttosto umidi. Il nome generico deriva dal greco e
significa 'dente', in riferimento ai dentelli posti alla base delle antere; il
nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune',
'diffuso', 'frequente'. Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
Sinonimi:
Odontites rubra
(Baumg.) Opiz subsp.
rubra
164
Foglie fortemente odorose se sfregate tra le dita. Fiori
rivolti in tutti i sensi. Frutto a tetrachenio (4 nucule
disposte a croce)
165
165
Foglie grigio-pelose, con forte odore di lavanda
Lavandula angustifolia Mill. subsp. angustifolia
Specie mediterranea a baricentro occidentale, in Italia coltivata quasi
ovunque ma presente allo stato spontaneo in poche regioni,
prevalentemente lungo le coste tirreniche della Penisola, in macchie basse
e garighe su substrati prevalentemente silicei. Il nome generico allude
all'antico uso per profumare i vestiti appena lavati, quello specifico alle
foglie molto strette. Viene coltivata sia scopo ornamentale che per
l'estrazione degli olii essenziali ampiamente usati in profumeria. Gli
antichi Greci chiamavano questa pianta Nardo, alludendo alla città siriana
di Naarda: era una delle erbe sacre usate nel tempio di Gerusalemme (il
Nardo è menzionato più volte nella Bibbia, come ad es. nel Canto di
Salomone). Conosciuta fin dai tempi più antichi per le proprietà
antisettiche, analgesiche, battericide, vasodilatatorie, è considerata un
blando sedativo. Rara nel Parco, segnalata a Poggio Mandri, a basse quote
nella parte fiorentina ai confini del Parco, apparentemente spontanea.
Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
165
Foglie verdi, con odore diverso da quello della lavanda
166
1...,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47 49,50,51,52,53,54,55,56,57,58,...180