58
201
Petali bifidi
202
202
Capsula cilindrica, lunga il doppio del calice. Piante con
fusto peloso tutt'attorno
203
202
Capsula globosa o ovoide, non più lunga del calice. Piante
glabre o con una sola linea di peli lungo il fusto
205
203
Fiori piccoli, non più larghi di 7 mm
Cerastium brachypetalum Desp. ex Pers. subsp. brachypetalum
La peverina a petali brevi è una pianta annua dell'Europa sudorientale con
distribuzione estesa alle regioni circostanti il Mar Nero, presente in tutte
le regioni d'Italia con diverse sottospecie. Forma piccole colonie nelle
lacune dei prati aridi, lungo le strade e sulle scarpate, su suoli calcarei
aridi e sabbiosi, in siti caldi ed assolati, spesso con altre piante annuali, al
di sotto della fascia montana. Il nome generico deriva dal greco 'keras'
(corno), a causa della forma allungata delle capsule; il nome specifico in
greco significa 'con petali brevi'. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
203
Fiori grandi, più larghi di 1 cm
204
204
Foglie verdi, con peli non infeltriti
Cerastium arvense L. subsp. arvense
Specie a vasta distribuzione eurasiatica oggi divenuta subcosmopolita,
presente con quattro sottospecie in tutte le regioni dell'Italia continentale
salvo che nelle estreme regioni meridionali. Cresce in ambienti aridi e
assolati, su suoli ricchi in scheletro, soprattutto in ambienti ruderali su
substrati calcarei, dal livello del mare alla fascia montana. Il nome
generico deriva dal greco 'keras' (corno), a causa della forma allungata
delle capsule; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
204
Foglie grigie per un denso strato di peli infeltriti
Cerastium tomentosum L.
La peverina tomentosa è una specie endemica del territorio italiano,
presente allo stato spontaneo sull'Appennino Centrale e Meridionale dai
Sibillini alla Calabria e sui monti della Sicilia; è ampiamente coltivata
come pianta ornamentale e appare allo stato subspontaneo anche in
numerose regioni dell'Italia settentrionale. Cresce come specie pioniera su
rupi, ghiaioni, macereti, ma anche ai margini delle strade, da 600 a 2200
m. Il nome generico deriva dal greco 'keras' (corno), a causa della forma
allungata delle capsule; il nome specifico si riferisce alla densa pelosità
infeltrita delle foglie. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
205
Foglie tutte senza picciolo ben distinto, almeno 5 volte più lunghe che larghe
Stellaria holostea L. subsp. holostea
Specie europeo-caucasica, presente in tutta l'Italia continentale salvo che
in Valle d'Aosta, da 100 a 1500 m circa, in boscaglie, boschi misti,
faggete e prati ai loro margini, su suoli freschi. Il nome generico allude
alla forma stellata dei fiori, quello specifico deriva dal greco 'holos'
(intero) e 'osteon' (osso), forse in riferimento a presunte proprietà
medicamentose. Localizzata nel Parco. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
205
Foglie (almeno quelle inferiori!) picciolate, meno di 5 volte più lunghe che larghe
Stellaria media (L.) Vill. subsp. media
Entità mediterranea oggi divenuta subcosmopolita nelle zone temperate.
Cresce in vegetazioni segetali e ruderali lacunose, in coltivi, giardini,
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