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calcarei, da neutri a subacidi, piuttosto ricchi in composti azotati. La
pianta contiene saponine, soprattutto nelle radici, ed è tossica se
consumata in grandi quantità. Il nome specifico deriva dal latino 'officina'
(officina, farmacia) ed allude al suo uso a scopo medicinale. Diffusa in
tutta l'area del Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
238
Stili 5. Petali di color rosa intenso
Silene dioica (L.) Clairv.
Specie paleotemperata, presente in tutta l'Italia continentale salvo che in
Calabria tra i 500 e i 1800 m circa, raramente anche più in alto o più in
basso, nei coltivi, in prati concimati ed in incolti boschivi, su suoli ricchi
di sostanze azotate. Il nome generico deriva forse da Sileno - il panciuto
accompagnatore di Bacco - ed allude al calice rigonfio di alcune specie.
Diffusa soprattutto alle quote superiori del Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. Sinonimo:
Lychnis dioica
L.
239
Fiori piccoli, non più larghi di 1 cm
Petrorhagia prolifera (L.) P.W. Ball & Heywood
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia dal livello del mare a circa
1200 m, in incolti e prati aridi, spesso anche in ambienti ruderali, su suoli
primitivi, aridi d'estate. Il nome generico, dal greco 'petros' (pietra) e
'rhagas' (fessura), allude all'ecologia delle specie. Diffusa soprattutto alle
quote inferiori del Parco. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre. Sinonimi:
Dianthus prolifer
L.,
Tunica
prolifera
(L.) Scop.
239
Fiori grandi, più larghi di 1 cm
240
240
Fiori riuniti in un fascetto apicale circondato da lunghe brattee fogliacee
Dianthus balbisii Ser. subsp. balbisii
Specie delle montagne della porzione centrale del Mediterraneo, presente
con due sottospecie lungo tutto l'Appennino, in Lombardia ed in Friuli
Venezia Giulia, dal livello del mare a circa 1400 m, in prati aridi e radure
di boschi decidui. Il nome generico deriva dal greco 'Diòs' (Dio, Giove) e
'anthos' (fiore) e significa dunque 'fiore di Giove'; la specie è dedicata al
botanico piemontese Giovanni Battista Balbis (1765-1831). Diffusa in
tutta l'area del Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre (ottobre).
240
Fiori non disposti in densi fascetti apicali
241
241
Petali sfrangiati per almeno 1/3
Dianthus monspessulanus L.
Specie sudeuropea presente in quasi tutta l'Italia continentale salvo Valle
d'Aosta, Puglia, Basilicata e Calabria. Cresce ai margini di boschi aperti,
su suoli abbastanza profondi ma di solito ricchi in scheletro, basici e
piuttosto umiferi; appare anche in prati aridi, arbusteti e scarpate stradali.
Il nome generico deriva dal greco 'Diòs' (Dio, Giove) e 'anthos' (fiore) e
significa dunque 'fiore di Giove'; il nome specifico allude alla città di
Montpellier. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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