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depurative sul fegato. Il nome specifico deriva dalla leggenda per cui la
Madonna avrebbe versato latte sulle foglie, screziandole di bianco. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
271
Squame dell'involucro dei capolini non pennate. Foglie
senza densa reticolatura di vene chiare
272
272
Pappo di peli semplici (lente!). Ricettacolo con setole avvolgenti la base del frutto
(togliere tutti i fiori ed osservare il ricettacolo con una lente)
Carduus nutans L. subsp. nutans
Entità di una specie molto polimorfa a distribuzione eurasiatico-
sudeuropea di antica introduzione nelle parti settentrionali dell'areale,
presente in tutta l'Italia continentale salvo che in Val d'Aosta, dal livello
del mare a circa 1700 m. Cresce soprattutto nei pascoli, ove un tempo era
favorita dalla selezione negativa da parte del bestiame, ma anche in
vegetazioni ruderali quali margini di strade poderali e presso i villaggi. Il
nome generico era già in uso presso i Romani; da esso deriva
l'espressione 'cardare la lana', operazione in cui venivano usati sino a
tempi recenti i capolini spinosi di diverse
Asteraceae
e di
Dipsacus
. Il
nome specifico in latino significa 'reclinato' ed allude ai capolini reclinati
prima della fioritura. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
272
Pappo di peli piumosi. Ricettacolo nudo
273
273
Lamina fogliare con numerose spinule pungenti di 1-1.5 mm
Cirsium vulgare (Savi) Ten. subsp. vulgare
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, presente in
tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana superiore. Cresce in
vegetazioni ruderali, lungo le strade, in discariche, ai margini degli
abitati, in schiarite dei boschi, su suoli argillosi ed umiferi, da subaridi a
freschi, piuttosto ricchi in composti azotati, con
Artemisia vulgaris
,
Cirsium arvense
,
Daucus carota
, etc. Il nome generico deriva dal greco
'kirsos' (varice) per l'antico uso contro le vene varicose; il nome specifico
deriva dal latino 'vúlgus (volgo) e significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'.
Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica: emicriptofita bienne.
Periodo di fioritura: giugno-ottobre. Sinonimo:
Cirsium vulgare
(Savi)
Ten. subsp.
sylvaticum
(Tausch) Dostal
273
Lamina fogliare senza spinule (spine limitate al margine)
274
274
Capolini solitari. Pianta con fusto subnullo, alta meno di 3 dm
Cirsium acaulon (L.) Scop. subsp. acaulon
Specie subatlantico-sudeuropea con distribuzione estesa all'Asia
occidentale, presente in tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale
salvo Umbria e Marche, tra i 500 e i 1800 m, raramente più in alto o più
in basso. Cresce in pascoli magri ed assolati, nei gramineti più evoluti, su
suoli argilloso-pietrosi, da acidi a neutri, abbastanza ricchi in composti
azotati ed humus. Il nome generico deriva dal greco 'kirsos' (varice) per
l'antico uso contro le vene varicose; il nome specifico significa 'senza
fusto'. Rara nel Parco, segnalata per l'area di Rincine-M. Massicaia e per
la Verna. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
maggio-agosto.
274
Capolini non solitari. Piante con fusto ben sviluppato, di solito più alte di 3 dm
Cirsium arvense (L.) Scop.
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita presente in
tutta Italia dal livello del mare alla fascia montana superiore. Cresce in
associazioni ruderali od arvensi, lungo le strade, in discariche e schiarite
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