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Pappo di peli semplici (il pappo è visibile anche alla fioritura: aprire il capolino ed
osservare la base dei singoli fiori con una lente)
Taraxacum officinale W.W. Weber ex F.H. Wigg. s.l.
Aggregato di specie eurosiberiano, oggi divenuto subcosmopolita nelle
zone temperate, comunissimo in tutta Italia sino alla fascia montana
superiore. Cresce in vegetazioni sia segetali che ruderali, in coltivi,
vigneti, orti, margini stradali, aiuole etc., su suoli per lo più limoso-
argillosi, piuttosto freschi e ricchi in composti azotati, subneutri. Le foglie
giovani sono commestibili da cotte; le radici tostate erano un surrogato
del caffè. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe derivare dal
greco 'tarasso' (sanare, guarire) oppure dal persiano 'tarkhashqún' (da cui
deriva l'arabo 'tarasacon') che significano 'erba amara', 'cicoria'; il nome
specifico deriva dal latino 'officina' (officina, farmacia) ed allude al suo
antico uso a scopo medicinale. Diffuso in tutta l'area del Parco. Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
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Pappo di peli piumosi, almeno nei frutti disposti al centro
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294
Squame involucrali in 1 sola serie
Hypochaeris robertia (Sch.Bip.) Fiori
Specie endemica delle regioni circostanti il Mar Tirreno (incluse Sicilia
nord-orientale, Sardegna e Corsica), presente in tutta Italia salvo che nelle
regioni del nord-est, Valle d'Aosta, Puglia e forse Calabria, dagli 800 ai
2500 m circa. Cresce su rupi e ambienti rocciosi ed in prati aridi pietrosi,
sia su substrati calcarei che su substrati silicei come le lave dell'Etna e le
serpentiniti dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il genere è dedicato al
botanico corso M. Robert; il nome specifico allude alla somiglianza con il
tarassaco. Rarissima nel Parco. Entità di notevole interesse fitogeografico
segnalata solo alla Verna nelle limitrofe aree aperte rocciose. Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
Sinonimo:
Hypochoeris robertia
Fiori
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Squame involucrali in più di 2 serie
Leontodon hispidus L.
Entità eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia salvo che in
Sardegna dal livello del mare sino alla fascia montana superiore. Cresce
in vegetazioni erbacee a volte anche disturbate con optimum nei prati
aridi, su suoli umiferi subaridi, ricchi in basi e composti azotati. Il nome
generico deriva dal greco 'leon' (leone) e 'odon' (dente), per il margine
acutamente dentato delle foglie di alcune specie. Diffusa in tutta l'area del
Parco. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura:
giugno-ottobre. Sinonimi:
Leontodon hispidus
L. subsp.
alpicolus
(Chenevard) Poldini,
Leontodon hispidus
L. subsp.
alpinus
(Jacq.) Finch
& P.D.Sell,
Leontodon hispidus
L. subsp.
brumatii
(Schiede ex Rchb.)
Wraber,
Leontodon hispidus
L. subsp.
danubialis
(Jacq.) Simonk.,
Leontodon hispidus
L. subsp.
hispidus
,
Leontodon hispidus
L. subsp.
montanus
(Ball) Greuter,
Leontodon hispidus
L. subsp.
opimus
(W.D.J.
Koch) Finch & P.D. Sell
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Fiori azzurri o roseo-violetti
296
295
Fiori gialli
297
296
Fiori azzurri. Capolini con più di 5 fiori
Cichorium intybus L.
Specie eurasiatico-sudeuropea di antica introduzione ai limiti dell'areale
(è il progenitore del radicchio coltivato), presente in tutta Italia con
optimum al di sotto della fascia montana. Cresce in ambienti più o meno
disturbati, lungo le strade, nei centri abitati, su scarpate, in incolti,
giardini, parchi, su suoli piuttosto primitivi, con
Daucus carota
,
Picris
hieracioides
,
Verbena officinalis
etc. Le foglie giovani sono commestibili.
Il nome generico è di lontana origine araba. Diffusa in tutta l'area del
Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-ottobre.
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