84
308
Foglie verdi
309
309
Capolini più larghi di 6 mm, disposti in corimbi
Tanacetum vulgare L. subsp. vulgare
Specie eurasiatica forse non indigena in Europa, presente in Italia centro-
settentrionale, Sicilia e, come avventizia, in Calabria, con optimum nella
fascia montana. Cresce in incolti, radure ed ambienti ruderali. Questa
pianta contiene diversi composti, alcuni dei quali tossici, che le
conferiscono un odore aromatico, per cui un tempo era utilizzata per
profumare la biancheria e gli ambienti, o come pianta medicinale; in
alcuni Paesi veniva utilizzata anche per la preparazione della birra. Il
nome generico sembra derivare dal latino medievale 'tanazita', a sua volta
derivato dal greco 'athanasia' (immortalità); il nome specifico deriva dal
latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Diffusa
in tutta l'area del Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: luglio-settembre.
309
Capolini più stretti di 6 mm, non disposti in corimbi
310
310
Squame involucrali dei capolini lanose
Artemisia alba Turra
Specie submediterranea molto polimorfa sia nella pelosità che nell'odore,
come pure in importanti caratteri morfologici, presente in tutta Italia salvo
che in Sicilia e forse in Valle d'Aosta, dal livello del mare alla fascia
montana. Cresce in prati aridi e su pendii sassosi, su suoli ricchi in
scheletro, prevalentemente su substrati calcarei. Le foglie vengono
localmente utilizzate per la preparazione di liquori digestivi. Come le altre
specie congeneri, contiene il tossico thujone, per cui la
commercializzazione dell'assenzio era vietata in Francia sino a poco
tempo fa. Il nome generico era già in uso presso i Greci antichi ma è di
etimologia incerta: potrebbe riferirsi ad alla dea Artemide (Diana) o alla
regina Artemisia, moglie di Mausolo, re di Caria. Rara nel Parco,
segnalata nelle zone della Verna e di Rincine-M. Massicaia. Forma
biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
310
Squame involucrali glabre
Artemisia campestris L. subsp. campestris
L'artemisia dei campi è una specie a vasta distribuzione circumboreale
presente con 5 sottospecie in quasi tutte le regioni d'Italia. Cresce in
ambienti aridi, sia in pascoli aridi e pendii pietrosi che nei greti dei fiumi,
a volte anche su sabbie lungo i litoriali, dal livello del mare alla fascia
alpina. Come le altre specie congeneri, contiene il tossico thujone, per cui
la commercializzazione dell'assenzio era vietata in Francia sino a poco
tempo fa. Il nome generico era già in uso presso i Greci antichi ma è di
etimologia incerta: potrebbe riferirsi alla dea Artemide (Diana) o alla
regina Artemisia, moglie di Mausolo, re di Caria. Forma biologica:
camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: agosto-ottobre.
311
Involucro dei capolini emisferico, con squame in più serie
Cota tinctoria (L.) J. Gay subsp. tinctoria
Specie centro-europeo-pontica, presente con due sottospecie in tutta Italia
salvo che in Valle d'Aosta, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore, nelle valli alpine in genere come avventizia effimera. Cresce in
vegetazioni erbacee aperte, incolti, cenosi erbacee di macereti e versanti
erosi, soprattutto su substrati calcarei. I capolini essiccati vengono
utilizzati per preparare infusi e macerati. L'olio essenziale è usato in
cosmetica per la preparazione di creme e soluzioni schiarenti per capelli.
Il fiore giallo, ricco di flavonoidi, veniva usato per tingere le stoffe,
soprattutto in America del Nord e Gran Bretagna. Diffusa in tutta l'area
del Parco. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura:
maggio-settembre. Sinonimo:
Anthemis tinctoria
L. subsp.
tinctoria
311
Involucro allungato, con squame in 2 serie (l'inferiore di squame molto più brevi)
Jacobaea erucifolia (L.) G.Gaertn., B.Mey. & Scherb. subsp. erucifolia
1...,74,75,76,77,78,79,80,81,82,83 85,86,87,88,89,90,91,92,93,94,...180