77
Felce eurosiberiana diffusa in tutta Italia (salvo forse che in Calabria e
Sicilia) sino alla fascia montana superiore. Cresce sia su rupi e vecchi
muri che in ambienti boschivi, ad es. su vecchie ceppaie, su substrati
poveri in calcio e ricchi in humus ed argille, tendenzialmente subacidi. Il
rizoma ha sapore dolce per la presenza di glicirrizina. Il nome generico in
greco significa 'dai molti piedi' ed allude al rizoma ramificato; il nome
specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune', 'diffuso',
'frequente'. Diffusa in tutta l'area del Parco, soprattutto alle quote
superiori. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
sporificazione: marzo-settembre.
280
Piante con fiori, riproducentisi per mezzo di semi
281
280
Piante senza veri fiori (felci), riproducentisi per mezzo di
spore
282
281
Fiori grandi (8-15 mm), rosei o violetti. Stami con filamento appiattito, in alto largo
quanto l'antera
Thalictrum aquilegiifolium L. subsp. aquilegiifolium
Specie europea presente in tutta l'Italia continentale dalla pianura alla
fascia montana superiore. Cresce in boschi di solito esposti a nord, ai loro
margini e nelle radure, su suoli limoso-argillosi freschi, talvolta
addirittura inondati, abbastanza ricchi in composti azotati ed in humus.
Tutta la pianta è velenosa. Il nome generico deriva da una pianta
menzionata da Dioscoride, quello specifico allude alle foglie simili a
quelle di aquilegia. Diffusa soprattutto alle quote superiori del Parco.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-
luglio. Sinonimo:
Thalictrum aquilegifolium
L.
281
Fiori piccoli (3-5 mm), gialli o verdastri. Stami con filamento sottile, filiforme
Thalictrum flavum L.
Specie dell'Europa sudoccidentale, presente in Italia continentale dal
livello del mare a 500 m circa, ma con distribuzione ancora poco chiara in
quanto spesso confusa con altre specie affini. Cresce in prati umidi, lungo
i fossi, sulle sponde di fiumi e laghetti. Tutta la pianta è velenosa. Il nome
generico deriva da una pianta menzionata da Dioscoride. Localizzata nel
Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
giugno-luglio. Sinonimi:
Thalictrum exaltatum
Gaudin sensu Pignatti Fl.
d'Ital.,
Thalictrum morisonii
C.C. Gmel.
282
Picciolo delle foglie lungo 50 cm o più. Pianta alta anche più di 2 m
Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum
Felce subcosmopolita presente in tutta Italia sino alla fascia montana.
Forma spesso densi popolamenti clonali in pascoli abbandonati, ai
margini e nelle radure di boschi, su suoli da subacidi ad acidi, da subaridi
in estate ad umidi in profondità. Tutte le parti della pianta sono velenose,
sia per l'uomo che per il bestiame. Pteridium è il diminutivo latino del
greco 'pteris' (felce). Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: maggio-aprile. Sinonimo:
Pteris aquilina
L.
282
Picciolo delle foglie lungo meno di 50 cm. Piante sempre
più basse di 2 m
283
283
Sporangi disposti alla periferia della lamina. Foglioline a forma di ventaglio, circa tanto
lunghe che larghe. Pianta esclusiva di rupi stillicidiose
Adiantum capillus-veneris L.
Il capelvenere è una felce subtropicale che cresce in tutta Italia, di solito
al di sotto della fascia montana, su rocce calcaree stillicidiose e
muschiose e nelle 'sorgenti pietrificanti', uno degli habitat prioritari in
Europa. Il nome generico, dal greco 'a-diantos', significa 'che non si