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conservazione prioritaria a livello europeo. Il legno, di un caratteristico colore giallo-aranciato,
assume notevole resistenza quando è immerso nell'acqua per cui è sempre stato usato per fondazioni
di palafitte e strutture sommerse in genere; non a caso è un albero adattato a terreni periodicamente
inondati. Gli apparati radicali ospitano batteri azotofissatori simbionti, per cui la pianta fertilizza
naturalmente il suolo. Il nome generico, già in uso presso i Romani, potrebbe derivare dalla radice
celtica 'al lan' (presso l'acqua) per l'ecologia di molte specie, quello specifico si riferisce ai rami
giovani attaccaticci. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
Carpinus betulus
L.
Il
carpino bianco
è un albero deciduo a distribuzione europeo-continentale presente in tutte le
regioni dell'Italia settentrionale e peninsulare salvo che in Valle d'Aosta. Cresce in boschi maturi di
latifoglie decidue, su suoli argillosi profondi, molto freschi e umiferi, con optimum nella fascia
submediterranea. Il legname è di difficile lavorazione perché a fibre contorte, duro e tenace; viene
impiegato nella fabbricazione di arnesi sottoposti a sforzo (manici, ruote dentate, denti di rastrello,
ecc.). Il carbone, un tempo, era impiegato in modo speciale per preparare la 'polvere da schioppo'.
Dalla corteccia si ricavano principi tintori usati per colorare in giallo e in bruno le sete, le lane ed il
cotone. Le foglie, sia fresche che secche, forniscono un buon foraggio per ovini e suini. La pianta
viene anche utilizzata a scopo ornamentale, soprattutto perché si presta alla formazione di dense
siepi. Il nome generico, già utilizzato dagli antichi Romani, potrebbe derivare dalla radice sanscrita
'kar' (duro) per la durezza del legno; il nome specifico si riferisce alle foglie vagamente simili a
quelle della betulla. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
Cedrus atlantica
(Endl.) Carrière
Il
cedro dell'Atlante
è originario dai monti dell'Atlante in Marocco, Algeria e Tunisia; in Italia è
stato introdotto nel XIX secolo e viene frequentemente coltivato nei parchi; è segnalato come specie
avventizia in Sicilia e Sardegna. Il legno, il più pregiato tra quello dei cedri, è bruno, molto odoroso
ed è durevole e resistente agli agenti atmosferici. L'albero vive più di 500 anni. Il nome generico
deriva dal termine greco 'kédros', che indicava una conifera non meglio identificata; il nome specifico e
quello comune (cedro dell'Atlante) derivano dalla zona di origine, la catena dell'Atlante in Nord-Africa.
Cedrus libani
A. Rich.
Il
cedro del Libano
è originario dell'Anatolia meridionale, della Siria e del Libano; in Europa è
stato introdotto nel XVII secolo a scopo ornamentale e per l'utilizzo del legname; in Italia è
segnalato a partire dal 1822. Si tratta di un albero di grandi dimensioni, adatto a parchi grandi e
spaziosi che ne consentano lo sviluppo soprattutto in larghezza. Il legno è aromatico, tenero e di
facile lavorazione; nei luoghi di origine è utilizzato da secoli per costruire grandi travi, spesso
riccamente intagliate e decorate, per falegnameria, armature e carpenteria edile in genere; i mobili
costruiti con questo legno aromatico mantengono lontane le tarme. Dal legno si può estrarre un olio
essenziale usato in profumeria. Il nome generico deriva dal termine greco 'kédros', che indicava una
conifera non meglio identificata; il nome specifico e quello comune (cedro del Libano) derivano
dalla zona di origine.
Celtis australis
L. subsp.
australis
Il
bagolaro
è un albero deciduo dell' Europa centro-meridionale diffuso anche in Asia occidentale e
Africa settentrionale, di antica introduzione ai limiti settentrionali dell'areale e oggi coltivato un po'
ovunque nei viali e nel verde urbano, ma presente in tutta Italia anche allo stato subspontaneo in
siepi e boschetti presso gli abitati, al di sotto della fascia montana. È una specie frugale che si presta
bene all'utilizzo per il rimboschimento di pendii aridi; il fogliame è un ottimo foraggio e la pianta è
mellifera. È ampiamente utilizzata nei parchi cittadini e nelle alberature stradali per la rusticità, la
resistenza all'inquinamento e la longevità, anche se il forte e superficiale apparato radicale tende a
rompere i marciapiedi e il manto stradale. Il legno, chiaro, molto resistente ed elastico, è impiegato
in falegnameria, per lavori al tornio ed è un ottimo combustibile. In alcune aree del Mediterraneo