Bosco_Abbado - page 31

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specie selvatica
M. sylvestris
, albero dell'Europa centro-meridionale presente in tutte le regioni
d'Italia salvo forse che in Valle d'Aosta.
M. sylvestris
cresce in boschi e arbusteti, al di sotto della
fascia montana superiore e al di sopra della fascia mediterranea. Secondo alcuni autori non merita di
essere distinto dal melo coltivato, di cui rappresenta soltanto una forma inselvatichita. Il melo è una
delle piante da frutto più coltivate e diffuse; la mela viene definita 'falso frutto' in quanto si sviluppa
dal ricettacolo, mentre il vero frutto sarebbe il torsolo, che si forma dall'ovario. Il nome generico è
quello già utilizzato dai Romani; quello specifico del melo coltivato (
M. pumila
) in latino significa
'piccolo', 'nano'; '
sylvestris
'invece deriva dal latino 'sylva' (selva), e allude all'habitat boschivo. Il
melo coltivato è noto anche come
Malus domestica
Borkh., in tal caso il nome specifico allude alla
sua coltivazione presso le case (la parola latina 'domus' significa appunto 'casa'). Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
Parrotia persica
(DC.) C.A.Mey.
La
parrotia della Persia
è un albero a foglie decidue, strettamente affine al genere
Hamamelis
. La
specie è originaria dell'Iran settentrionale (dove viene chiamata D
ə
mira
ğ
ac) e dalle montagne
dell'Alborz. Da noi questo albero, molto resistente alla siccità, viene talvolta coltivato a scopo
ornamentale in parchi e giardini, soprattutto per la vivacissima colorazione autunnale del fogliame e
per la precoce fioritura invernale. Il genere è dedicato al naturalista tedesco Friedrich Parrot (1791-
1841); il nome specifico si riferisce all'area di origine, la Persia. Periodo di fioritura: gennaio-
febbraio.
Pinus pinaster
Aiton subsp.
pinaster
Il
pino marittimo
è un albero mediterraneo a gravitazione occidentale, in Italia sicuramente
spontaneo in Liguria, Toscana, Lazio, Sicilia e Sardegna, introdotto altrove per rimboschimenti e a
scopo ornamentale. Il pino marittimo è importante nei rimboschimenti delle sabbie e delle dune
litoranee; resiste alla salsedine, per cui può formare fasce di protezione lungo le coste. Il legno è
tenero, con alburno chiaro e durame rossastro, molto resinoso, usato per imballaggi e pasta di carta.
Questa è una delle migliori essenze per ricavare resina e trementina. Il nome generico è quello usato
dai Romani per indicare il pino mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato
della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della
chioma degli alberi; il nome specifico, già in uso presso i Romani, si riflette anche in uno dei nomi
italiani (pinastro). Periodo di fioritura: febbraio-maggio.
Pinus pinea
L.
Il
pino domestico
è un albero originario delle regioni mediterranee dell'Europa meridionale e delle
coste dell'Asia Minore, presente in quasi tutte le regioni d'Italia ma di dubbio indigenato. Insieme a
P. pinaster
è una specie litoranea tipica delle zone costiere mediterranee. Viene coltivato per il suo
seme commestibile (i pinoli) e per rimboschire le pinete delle zone litoranee. Il pino domestico è
rustico e si adatta bene anche a substrati poveri, ma è sensibile all'inquinamento che provoca
arrossamento e necrotizzazione delle parti terminali degli aghi. Il nome generico è quello usato dai
Romani per indicare il pino mediterraneo, e deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato della
pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma
degli alberi; il nome specifico si riferisce alla parte commestibile dei semi, i pinoli. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
Platanus hispanica
Mill. ex Münchh.
Il
platano spagnolo
, o
platano ibrido
, sembra sia un ibrido, spontaneo e fertile, tra individui
coltivati di platano orientale (
Platanus orientalis
L.), originario dell'Europa sudorientale, e di
platano occidentale (
Platanus occidentalis
L.), originario del Nordamerica e introdotto in Europa a
partire dal XVI secolo. Alcuni autori ritengono però che sia una cultivar di
P. orientalis
. In Italia è
stato ampiamente utilizzato nel giardino alla francese e per ornare piazze e viali, dal livello del mare
agli 800 m circa. Si tratta infatti di un albero longevo, frugale, adatto a vari tipi di terreno, resistente
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