Bosco_Abbado - page 33

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della fascia montana. Si coltiva per il frutto fresco o da conservare in alcool, come pianta
ornamentale, per la ricca fioritura primaverile e per l'aspetto che acquisisce in autunno con
l'ingiallimento delle foglie, oppure per il legname. Il legno è duro, a grana uniforme, dalle tonalità
calde, bruno-rossicce, e si presta per la costruzione di mobili di pregio e lavori al tornio. Le foglie
contengono una sostanza colorante viola. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di
etimologia incerta (deriva comunque dal greco 'prunon', che significa 'prugna'), quello specifico in
latino significa 'degli uccelli'. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Prunus persica
(L.) Batsch
Il
pesco
è un albero deciduo originario della Cina. Fu introdotto in Persia (da cui il nome) e da lì a
Roma nel I secolo d.C., diffondendosi in tutto il bacino del Mediterraneo. In Egitto il frutto era
sacro ad Arpocrate, il dio del silenzio e dell'infanzia (ancor oggi si paragonano le guance dei
bambini alle pesche). In Europa è usato sia come pianta da frutto che come pianta ornamentale. È
ampiamente coltivato in tutta Italia, e spesso inselvatichito in arbusteti e cedui di latifoglie, dal
livello del mare a 600 m circa. Allo stato subspontaneo appare sporadicamente lungo strade, nelle
siepi, in boschetti disturbati, nelle discariche e presso gli abitati, su suoli argillosi piuttosto asciutti e
abbastanza ricchi in composti azotati. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia
incerta (deriva comunque dal greco 'prunon', che significa 'prugna'); quello specifico allude al
territorio da cui la pianta fu introdotta in Europa, la Persia. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Punica granatum
L.
Il
melograno
è originario delle regioni asiatiche sud-occidentali come l'Iran, ma si è diffuso per
coltivazione in tutto il bacino del Mediterraneo, ove si è a volte naturalizzato, dal livello del mare
agli 800 m. È segnalato come specie avventizia in quasi tutta Italia, salvo che in Valle d'Aosta e
Sicilia. Viene coltivato per il frutto edule, o come pianta ornamentale nei giardini, grazie alla
spettacolare fioritura estiva rosso-aranciata; ne esistono varietà solo da fiore e una varietà nana,
molto utilizzata per composizioni verdi. Sin dall'antichità vengono attribuiti al melograno numerosi
significati simbolici: nella mitologia un frutto di melograno fu donato da Paride a Venere; nella
tradizione ebraica e cristiana è simbolo di speranza, fertilità ed eternità. Ha diversi utilizzi: dal
succo del frutto si ricava la granatina, uno sciroppo fermentato per produrre cordiali, dolciumi e
marmellate; la scorza e i fiori sono impiegati in medicina per le proprietà astringenti; il tannino è
utilizzato nella concia delle pelli. Il nome generico deriva da 'punicus', che indicava al tempo degli
antichi Romani la provenienza dei frutti dalla regione costiera della Tunisia, dove si trovava
Cartagine; il nome specifico allude alla presenza dei numerosi semi dal rivestimento rosso
all'interno del frutto, simili a granati. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Pyrus communis
L.
Il
pero comune
deriva forse da incroci fra il pero selvatico europeo ed un pero dell'Asia
Occidentale (
P. communis
subsp.
caucasica
). Ampiamente coltivato in tutta Italia sino alla fascia
montana, è sporadicamente inselvatichito nelle siepi che delimitano antiche proprietà. Le forme
selvatiche, chiamate
P. pyraster
) che secondo alcuni autori non meritano nemmeno il rango
infraspecifico, crescono su suoli argillosi freschi, sciolti, ricchi in basi. È una pianta abbastanza
rustica che si adatta bene a tutti i tipi di terreno, predilige posizioni soleggiate e può vivere circa
200 anni. La potatura viene effettuata solo per migliorare la produttività, mentre non influisce
sull'estetica. Il legno, pesante, duro e compatto, é usato nella costruzione di oggetti di precisione
come righelli o squadre. La coltivazione a scopo alimentare risale a tempi antichissimi: fu citato da
Omero, mentre nelle Bucoliche Virgilio sprona Melibeo a innestare i peri, dimostrando l'uso
consolidato di questa pratica. Dal XIX secolo sono state prodotte cultivar di qualità e oggi esistono
migliaia di varietà; i frutti possono essere consumati freschi, cotti e utilizzati per fare marmellate. Il
nome generico deriva probabilmente dal termine aramaico-siriaco 'pirâ' (frutto), che a sua volta
deriva dal verbo 'pra' (moltiplicarsi, fruttificare). Periodo di fioritura: aprile-maggio.
1...,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32 34,35,36,37,38,39,40,41,42
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