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Giulia, Emilia-Romagna e in tutte le regioni dell'Italia centro-
meridionale (non ritrovato in tempi recenti in Sicilia). Cresce su suoli
argillosi profondi in versanti protetti dalla bora, con optimum nella fascia
submediterranea, anche se da noi forma lo strato arboreo medio della
macchia mediterranea costiera; la specie è comune nelle quercete su
flysch. Il nome generico era già utilizzato dagli antichi Romani. Forma
biologica: fanerofita cespugliosa (fanerofita scaposa). Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
Cephalanthera damasonium
(Mill.) Druce
L'elleborina bianca è una specie diffusa dall'Europa meridionale all'Asia
minore, Caucaso e Iran, presente in tutte le regioni d'Italia ma più
comune in quelle settentrionali. È caratteristica dei boschi termofili di
latifoglie decidue, ma appare anche nelle pinete aperte, su suoli calcarei
ma a volte subacidi, da argillosi a ricchi in scheletro, al di sotto della
fascia montana superiore. Il nome generico deriva dal greco 'kephalos'
(testa) e 'anthera' (antera) e allude al pollinario globoso; il nome specifico
è di etimologia incerta. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Cephalanthera longifolia
(L.) Fritsch
L'elleborina a foglie lunghe è una specie a distribuzione eurasiatica
presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce in quercete e faggete aperte,
boscaglie, pinete miste, a volte anche su dune costiere consolidate, su
suoli ricchi in basi e carbonati, subaridi e ben drenati, in situazioni
piuttosto ombreggiate, dal livello del mare alla fascia montana
(raramente anche più in alto), con optimum nella fascia dei boschi di
latifoglie decidue termofile. Il nome generico, dal greco 'kephalos' (testa)
e 'anthera' (antera), si riferisce al pollinario globoso, quello pecifico alle
foglie strette e allungate. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
Cercis siliquastrum
L. subsp.
siliquastrum
L'albero di Giuda, originario del Mediterraneo orientale, è presente in
quasi tutta Italia (salvo che in Valle d'Aosta e Liguria, e segnalato
erroneamente in Piemonte) allo stato spontaneo o come pianta
avventizia. Viene spesso coltivato in parchi e giardini con una certa
tendenza a inselvatichirsi e grazie alla sua frugalità può essere impiegato
come pianta pioniera nei rimboschimenti. Allo stato subspontaneo cresce
presso le aree urbane in siepi e boschetti disturbati, su suoli di solito
calcarei, ricchi in scheletro e aridi d'estate, dal livello del mare agli 800
m circa. La pianta presenta il fenomeno della 'caulifloria', frequente negli
alberi tropicali ma raro nella nostra fiora, con fiori e frutti che originano
direttamente dal tronco e dai rami. Il nome del genere deriva dal greco
antico 'kerkis' (navicella), in riferimento alla forma del frutto; anche il
nome specifico, che deriva dal latino 'siliqua', si riferisce alla forma allungata del legume. Il nome comune è 'albero di
Giuda'; tale nome è probabilmente una storpiatura di 'albero della Giudea' (regione in cui era molto diffuso); secondo
la tradizione popolare, Giuda si sarebbe impiccato su quest'albero. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-aprile.
Clematis vitalba
L.
La vitalba è una liana a distribuzione europea presente in tutte le regioni d'Italia, dal livello del mare sino alle faggete
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