Duino_book_ita - page 11

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delimitano i campi. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: aprile-maggio.
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Foglie composte (divise in foglioline separate tra loro)
21
20
Foglie semplici
23
21
Foglie palmate
Aesculus hippocastanum L.
L'ippocastano è un albero ornamentale di origine balcanico-asiatica
introdotto da Clusius nei giardini imperiali di Vienna nel 1576 e poi
diffuso in tutto l'Impero, per cui oggi è comune nell'Italia nord-orientale.
In Italia si trova in quasi tutte le regioni, in particolare al Nord, dalla
pianura fino a 1200 m. È coltivato, anche nella nostra regione, in viali,
parchi e giardini. A volte è subspontaneo nei boschi termofili della fascia
collinare. Le alberature sono oggi attaccate da un lepidottero (
Cameraria
ohridella
) che causa il precoce appassimento delle foglie. Alcune parti
della pianta sono velenose se ingerite (tra queste i frutti e il nettare). I
semi contengono saponine e servivano a produrre sapone in tempo di
guerra. Il nome generico era già in uso presso i Romani che però con esso
designavano una quercia. Il nome specifico deriva dal greco 'hippos'
(cavallo), e 'kastano' (castagna), per l'aspetto dei frutti, utilizzati in
Oriente come alimento per i cavalli. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio
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Foglie pennate
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Foglie di odore sgradevole se sfregate tra le dita. Infiorescenze ombrelliformi. Frutto
carnoso nero
Sambucus nigra L.
Il sambuco nero è una specie subatlantico-sudeuropea presente in tutte le
regioni d'Italia. Nella nostra regione è ampiamente diffusa; in Carso è
comune ovunque. Originario di boschi di forra freschi ed umidi si è poi
diffuso in ambienti disturbati ed è oggi comunissimo presso gli abitati, su
suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi ed in composti
azotati, da neutri a subacidi, dal livello del mare alla fascia montana
superiore. È una pianta da cui si possono estrarre varie sostanze, tra cui
tannino, saccarosio, olio essenziale, coloranti, cera e resine; per questo è
utilizzata nella medicina popolare. I fiori sono utilizzati per preparare
bevande, i frutti per sciroppi, marmellate, succhi e liquori. Le foglie sono
tossiche. Si adatta molto bene ai diversi tipi di terreno e clima e può
vivere sino a circa 50 anni. Il nome generico deriva dal greco 'sambuke',
uno strumento musicale costruito con legno tenero; il nome specifico
allude al colore nero dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie non odorose. Infiorescenze non ombrelliformi. Frutto secco
Fraxinus ornus L. subsp. ornus
L'orniello è una specie mediterraneo-pontica presente in tutte le regioni
d'Italia. La distribuzione regionale è estesa a tutto il territorio; in Carso è
comunissimo ovunque. Cresce in boschi aperti, nei mantelli, su substrati
sia calcarei che marnoso-arenacei, soprattutto con il carpino nero, ma
anche in boschi più maturi di querce, dal livello del mare alle faggete
termofile della fascia montana inferiore. In Italia meridionale la linfa è
utilizzata per la produzione della manna, sostanza zuccherina contenente
mannite con deboli proprietà lassative, che viene estratta con incisioni
praticate nella corteccia e lasciata rapprendere all'aria. Il nome generico,
già utilizzato da Plinio il Vecchio, deriva dal greco 'frasso' (difendo),
forse per l'uso dell'orniello come pianta per siepi; il nome specifico in
latino significa 'ornamentale'. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie con forte odore di salvia
Salvia officinalis L.
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