14
rende tossica. Il nome generico deriva dal latino 'vincire' (legare), perché i
lunghi getti striscianti erano usati per preparare ghirlande; il nome
specifico allude alle dimensioni maggiori rispetto a
V. minor
. Forma
biologica: camefita reptante. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
30
Foglie a base cuoriforme
31
30
Foglie a base non cuoriforme
32
31
Foglie a margine intero
Syringa vulgaris L.
Il lillà, originario dell'Europa sudorientale, fu introdotto in Italia dal XVI
secolo a scopo ornamentale ed oggi è presente come specie avventizia in
tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Campania, Puglia,
Calabria e Sardegna. In regione è coltivato quasi ovunque al di sotto della
fascia montana, ed appare sporadicamente anche allo stato subspontaneo;
ha tendenza ad inselvatichirsi in siepi e boschetti presso gli abitati, su
suoli argillosi abbastanza profondi e ricchi in basi, dal livello del mare
agli 800 m circa. Il nome generico in greco significa 'flauto' e potrebbe
derivare dall'uso dei rami per produrre flauti; il nome specifico deriva dal
latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune, diffuso, frequente'. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
31
Foglie a margine dentato
Viburnum lantana L.
Specie dell'Europa centro-meridionale, Africa nord-occidentale e Asia
occidentale. presente in tutte le regioni dell'Italia continentale salvo che in
Puglia, Basilicata e Calabria La distribuzione regionale copre quasi tutto
il territorio, dalla foce del Tagliamento sino ai fondovalle del settore
alpino; in Carso è piuttosto comune, soprattutto nella parte
nordoccidentale, ma con lacune. Cresce in boschi aperti, arbusteti e siepi,
su suoli limoso-argillosi da freschi a subaridi, ricchi in basi e composti
azotati, con optimum nella fascia submediterranea. Viene anche coltivata
a scopo ornamentale e per formare siepi miste; può vivere 30-50 anni.
Quasi tutte le parti della pianta sono tossiche, inclusi i frutti. Il nome del
genere è molto antico e di etimologia incerta: potrebbe derivare dal latino
'viere' (legare, intrecciare), con allusione alla flessibilità dei rami di
alcune specie, utilizzati un tempo per costruire ceste, oppure da 'vovorna'
(dei luoghi selvatici); il nome specifico allude alla somiglianza delle
foglie con quelle di un arbusto tropicale con lo stesso nome. Forma
biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
32
Foglie verdi di sopra, bianco-pelose di sotto
Buddleja davidii Franch.
Specie di origine orientale, da noi introdotta per scopi ornamentali e
spesso transfuga in ambienti seminaturali, presente come avventizia in
Italia con ampie lacune, dal livello del mare agli 800 m circa. Nella nostra
regione è piuttosto diffusa ed in via di espansione, ma ancora con ampie
lacune; in Carso si concentra nelle aree urbane. Cresce nei greti dei fiumi,
ma anche presso ruderi e macerie purché ombreggiate. È chiamata 'pianta
delle farfalle' in quanto queste sono particolarmente attratte dai fiori. Il
genere è dedicato al botanico inglese Adam Buddle (1662-1715); la
specie è dedicata al missionario e naturalista francese Jean Pierre Armand
David (1826-1900), scopritore di molte piante orientali. Forma biologica:
fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
32
Foglie con pelosità e colore non molto diversi sulle due
facce
33
33
Foglie sempreverdi, coriacee
34
33
Foglie decidue, non coriacee
37
34
Foglie a margine dentato
Phillyrea latifolia L.