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fioritura: agosto-ottobre.
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Foglie divise in foglioline molto più larghe di 2 mm
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Foglioline a margine dentato. Fiori più larghi di 3 cm
Dictamnus albus L.
Specie diffusa dall'Europa sudorientale alle steppe della Siberia
meridionale, presente in tutte le regioni dell'Italia continentale. La
distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico, con ampie lacune nelle
Prealpi Carniche; in Carso è diffusa e localmente abbondante, salvo che
su Flysch (è rarissima nel Muggesano). Cresce negli orli di boschi
termofili e nelle prime fasi d'incespugliamento dei prati aridi, su suoli
calcarei poco profondi, poveri in humus, subaridi d'estate. La pianta è
ricca di olii essenziali e di alcaloidi, e il contatto può provocare reazioni
fotoallergiche. Il nome generico deriva dal greco 'diktamnos', composto
da 'Dikte' (Creta) e 'thamnos' (arbusto); il dittamo non è presente a Creta e
il nome si riferiva ad un'altra pianta suffruticosa,
Origanum dictamnus
, di
cui parlano già Teofrasto e Dioscoride. La grande quantità di olii
essenziali emessa dalle ghiandole del dittamo satura l'atmosfera delle
calde giornate d'estate e prende facilmente fuoco al contatto di una
fiammella, da cui i nomi inglesi e francesi: 'burning bush' e 'buisson
ardent' (arbusto ardente). Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo
di fioritura: maggio-giugno.
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Foglioline a margine intero. Fiori più stretti di 3 cm
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Foglie 2-pennate
Ruta divaricata Ten
La ruta è una specie dell'europa sudorientale, spontanea o avventizia in
tutte le regioni dell'l'Italia continentale salvo che in Valle d'Aosta. La
distribuzione regionale è di tipo prealpico-carsico; in Carso è diffusa ed
abbastanza comune. Cresce in prati aridi, lande, macereti ed orli boschivi,
in siti caldi ed assolati, su suoli di solito calcarei, poco profondi e ricchi in
scheletro, aridi d'estate, con optimum al di sotto della fascia montana. Gli
olii essenziali responsabili del caratteristico odore sono fortemente tossici
ad alte concentrazioni e possono provocare reazioni fotoallergiche. Le
foglie sono spesso utilizzate per aromatizzare la grappa. Il nome generico
deriva dal greco 'ryté' e questo da 'rýomai' (io curo, io preservo) in
riferimento alle proprietà medicinali della pianta. Forma biologica:
camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglie semplicemente pennate
58
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Foglioline di odore aromatico o sgradevole se sfregate tra
le dita, di solito più lunghe di 4 cm. Fiori a simmetria
raggiata. Frutto diverso da un legume
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Foglioline non odorose, più brevi di 4 cm. Fiori a
simmetria bilaterale. Frutto un legume
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Foglie con più di 11 paia di foglioline, di odore sgradevole se sfregate tra le dita
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle
Pianta asiatica introdotta in Francia a metà del '700 ed oggi comune in
tutta Italia. La distribuzione regionale comprende quasi tutte le aree
planiziali e collinari, con irradiazioni anche nei fondovalle del settore
alpino ed una lacuna presso le coste del Friuli. Cresce presso gli abitati,
lungo le vie, in prati abbandonati ove ritarda la ricostituzione dei boschi,
al di sotto della fascia montana. L'ailanto fu introdotto in Europa per
usarne le foglie come alimento per i bruchi di
Philosamia cynthia
(bombice dell'ailanto), in sostituzione di
Bombyx mori
, il baco da seta,
messo in crisi da una grave malattia. L'allevamento non ebbe successo ma
l'ailanto si diffuse a tal punto da divenire una delle peggiori piante
infestanti in Europa centro-meridionale. L'invasività è dovuta all'enorme
numero di semi (sino a 250.000 all'anno), alla riproduzione anche
vegetativa, alla eliminazione della concorrenza per allopatia. Le foglie