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erboristeria ed in alcune regioni italiane vengono mangiati fritti. Il genere
è dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di Francia,
nel cui giardino introdusse il primo esemplare d'Europa; il nome specifico
significa 'falsa acacia', dal greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Fiori gialli. Legume non fortemente appiattito
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Fiori e frutti disposti in racemi. Legume fortemente rigonfio
Colutea arborescens L.
Specie mediterraneo-pontica presente in tutte le regioni d'Italia (in Sicilia
solo come avventizia). La distribuzion regionale si concentra nella parte
sudorientale del territorio, con poche stazioni nelle Prealpi; in Carso è più
diffusa nel Triestino e nel Monfalconese. Cresce ai margini di boschi
aperti a roverella, nei mantelli, nelle siepi, su suoli piuttosto aridi e poco
profondi, per lo più calcarei ma con componente argillosa, con optimum
nella fascia submediterranea. Il legno, bianco e giallastro, veniva
utilizzato per fare manici per oggetti da cucina o per piccoli utensili. Il
nome generico è quello di una pianta simile al Citiso citata da Teofrasto
ed è di etimologia incerta. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo
di fioritura: maggio-settembre.
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Fiori e frutti disposti in ombrelle. Legume lineare, non
rigonfio
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Corolla lunga meno di 12 mm. Arbusto alto 30-60 cm
Coronilla coronata L.
Specie mediterraneo-orientale presente in Liguria, Lombardia, Trentino-
Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia (dubitativamente in Valle
d'Aosta, segnalata erroneamente in Piemonte), dai 100 ai 1000 m circa.
Nella nostra regione ha distribuzione tipicamente prealpico-carsica; in
Carso è abbastanza diffusa, ma è rara nell'Isontino. Cresce in vegetazioni
aperte ai margini dei boschi a carpino nero e roverella, su suoli ricchi in
scheletro ed esposti a siccità estiva. Il nome generico è il diminutivo del
latino 'corona', e richiama la disposizione dei fiori. Forma biologica:
camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Corolla lunga 14-20 mm. Arbusto alto 1-3 m
Emerus major Mill. subsp. emeroides (Boiss. & Spruner) Soldano & F. Conti
Entità submediterraneo-orientale appartenente ad una specie
eurimediterranea presente con due sottospecie in tutte le regioni d'Italia;
questa sottospecie è presente in Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna,
Italia centro-meridionale e Isole. Nella nostra regione è diffusa sino alla
fascia montana, con lacune forse dovute a confusione con la subsp.
emerus
; in Carso è comune ovunque. Cresce nelle più diverse vegetazioni
forestali aperte, ma anche in arbusteti, nelle pinete, nella macchia costiera,
al di sotto della fascia montana superiore, con optimum nella fascia
submediterranea. Dopo gli incendi forma a volte popolamenti quasi puri.
Le foglie contengono sostanze amare e spesso vengono adoperate per
adulterare i preparati a base di
Cassia acutifolia
Delile (Senna), da cui
uno dei nomi volgari: 'Cassia mata'. Il nome generico deriva dal greco
'kérmeros' (addomesticato), cioè pianta coltivata. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: gennaio-ottobre.
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Piante lianose
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Alberi o arbusti
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Pianta spinosa
Smilax aspera L.
Liana mediterranea con affinità subtropicali presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Piemonte, Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, ma
più comune al sud. La distribuzione regionale è ristretta alla macchia
mediterranea costiera del Carso triestino, con pochissime stazioni anche