Duino_book_ita - page 33

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dei frutti. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
88
Foglie a margine intero
89
88
Foglie a margine dentato o dentellato
92
89
Foglie più larghe di 3 cm, di odore aromatico se sfregate tra le dita
Cotinus coggygria Scop.
Il sommacco è una specie mediterraneo-pontica presente in Italia centro-
settentrionale (mai segnalato in Valle d'Aosta) e Abruzzo, dal livello del
mare ai 900 m circa. Nella nostra regione ha distribuzione prealpico-
carsica; in Carso è comune salvo che nelle aree più elevate Arbusto
gregario, forma estese popolazioni policormiche, uno dei più diffusi stadi
di incespugliamento naturale dei pascoli abbandonati. È progressivamente
sostituito dal ginepro verso l'alto o su suoli profondi. Cresce in cespuglieti
e rupi su suoli poveri, di solito calcarei, ricchi in scheletro ed aridi
d'estate, con poche specie arbustive. Tutta la pianta è ricca di oli
essenziali del gruppo della trementina e di tannini. L'uso principale e più
antico è stato quello per la concia delle pelli, dovuto all'alto contenuto di
tannini, soprattutto nelle foglie. Arbusto largamente coltivato in giardini
soprattutto nelle varietà purpuree, per la decoratività del fogliame e delle
pannocchie piumose di colore roseo e di aspetto leggero (da cui il nome
comune di 'albero della nebbia'). Il nome generico è quello attribuito da
Plinio ad un arbusto appenninico da cui si ricavava un colorante purpureo;
il nome specifico allude probabilmente alla cocciniglia, per il colore rosso
acceso delle foglie in autunno. Forma biologica: nanofanerofita
(fanerofita cespitosa/fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: maggio-
giugno
89
Foglie più strette di 3 cm, senza odore
90
90
Fiori a simmetria raggiata. Frutto carnoso
Osyris alba L.
Specie mediterranea presente in tutte le regioni d'Italia salvo che in Valle
d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino-Alto Adige, dal livello del mare
ai 1100 m (in Sicilia fino ai 1800 m). La distribuzione regionale si
concentra nella parte sudorientale del territorio, dal Carso al litorale
friulano; in Carso si addensa lungo la costa evitando le aree più alte.
Cresce come emiparassita nella macchia mediterranea e ai margini delle
boscaglie più termofile, su suoli primitivi e ricchi in scheletro, aridi
d'estate, calcarei o marnoso-arenacei purché ricchi in basi. I fusti flessibili
erano usati per la costruzione di scope rustiche. Il nome generico è di
etimologia incerta e veniva già usato dagli antichi per designare piante dai
fusti flessibili. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura:
marzo-giugno.
90
Fiori a simmetria bilaterale. Frutto secco (legume)
91
91
Fiori più lunghi di 1.5 cm. Pianta più alta di 1 m
Spartium junceum L.
La ginestra odorosa è una specie mediterranea, spontanea in tutte le
regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta ed in Trentino-Alto Adige ove è
stata introdotta per scopi ornamentali e talvolta inselvatichita; ha
l'optimum nella fascia mediterranea, ma appare anche in stazioni calde
della fascia submediterranea. Nella nostra regione è spontanea nella
costiera triestina ed altrove introdotta e talvolta inselvatichita; in Carso è
più abbondante sui substrati marnoso-arenacei del Muggesano e lungo la
costa fino alla baia di Sistiana. Forma spesso arbusteti monodominanti su
suoli limoso-argillosi ricchi in scheletro, aridi d'estate, da subacidi a
neutri. I rami sottili venivano utilizzati per la costruzione delle 'friscelle',
cioè le forme per la ricotta ed il formaggio. Contiene un alcaloide
velenoso (citisina). Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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