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Foglie divise in segmenti larghi meno di 1 mm
Artemisia alba Turra
Specie submediterranea molto polimorfa sia nella pelosità che nell'odore,
come pure in importanti caratteri morfologici, presente in tutte le regioni
d'Italia salvo che in Sicilia e forse in Valle d'Aosta. Nell’area dei Colli
Euganei è ristretta ai rilievi. Cresce in prati aridi e su pendii sassosi, su
suoli ricchi in scheletro, prevalentemente su substrati calcarei, dal livello
del mare alla fascia montana. Le foglie vengono localmente utilizzate per
la preparazione di liquori digestivi. Come le altre specie congeneri,
contiene il tossico thujone, per cui la commercializzazione dell'assenzio
era vietata in Francia sino a poco tempo fa. Il nome generico era già in
uso presso i Greci antichi ma è di etimologia incerta: potrebbe riferirsi ad
alla dea Artemide (Diana) o alla regina Artemisia, moglie di Mausolo, re
di Caria. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
agosto-ottobre.
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Foglie divise in segmenti larghi 3-4 mm
Artemisia absinthium L.
L'assenzio è una specie da eurasiatico-continentale a submediterranea,
presente in tutta Italia salvo che in Sicilia e Sardegna, dal livello del mare
a 1100 m circa. Sui Colli Euganei si trova confinato alle aree più calde
nei pressi di Arquà Petrarca, raramente qualche esemplare può spingersi
fino alla bassa pianura. Cresce in ambienti disturbati subaridi, lungo le
strade, nelle discariche, sui muri, su suoli ricchi in basi e composti azotati.
Come le altre specie congeneri, contiene il tossico thujone, per cui la
commercializzazione dell'assenzio era vietata in Francia sino a poco
tempo fa. Il nome generico era già in uso presso i Greci antichi ma è di
etimologia incerta: potrebbe riferirsi ad alla dea Artemide (Diana) o alla
regina Artemisia, moglie di Mausolo, re di Caria; il nome specifico
significa 'privo di dolcezza' e indica il sapore amaro. Forma biologica:
camefita suffruticosa (emicriptofita scaposa). Periodo di fioritura: agosto-
settembre.
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Pianta laticifera (attenzione! il latice è fortemente irritante). Fiori senza petali
Euphorbia amygdaloides L. subsp. amygdaloides
L'euforbia delle faggete è una specie centroeuropeo-caucasica, presente in
tutte le regioni d'Italia (salvo che in Valle d'Aosta) con tre sottospecie,
dalla fascia submediterranea a quella montana, dove trova l'optimum. È
ampiamente diffusa sui Colli Euganei, con qualche lacuna nelle zone di
pianura. Cresce in faggete, abetine, boschi misti mesofili, prati e radure
fresche. Il latice è velenoso: molto irritante per le mucose, può scatenare
reazioni fotoallergiche. Il nome generico deriva da Euforbo, medico del
Re Giuba II di Mauritania (I sec. a.C. - I sec. d.C.), che secondo Plinio
scoprì l'euforbia e le sue proprietà; il nome specifico, dal greco
'amygdalos' (mandorlo), allude alle foglie allungate, simili a quelle del
mandorlo. Forma biologica: camefita suffruticosa. Periodo di fioritura:
aprile-ottobre.
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Piante non laticifere. Fiori con petali
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Margine della foglia dentellato
Vaccinium myrtillus L.
Il mirtillo è una specie circumboreale presente lungo tutto l'arco alpino e
sull'Appennino sino al Molise. Sui Colli Euganei è piuttosto raro, si trova
sui maggiori rilievi centro-meridionali della zona, dal M. Venda al M.
Ricco. Cresce formando popolamenti densi in brughiere di altitudine, in
peccete e faggete altomontane su suoli profondi, freschi, acidi, ricchi in
humus, con optimum dalla fascia montana superiore a quella subalpina,
raramente anche più in basso. I frutti del mirtillo sono notoriamente
commestibili sia crudi che in marmellate e sciroppi e contengono un