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settentrionale, Abruzzo e Basilicata. La sottospecie
nigricans
è
ampiamente diffusa sui Colli Euganei. Cresce in orli di boschi termofili
ed in ostrieti e pinete aperti, su suoli da sabbiosi ad argillosi ma ricchi in
scheletro, neutro-basici ma talvolta poveri in carbonati, dal livello del
mare alla fascia montana inferiore. Il nome generico era già usato da
Plinio ma è di etimologia controversa; quello specifico allude al fatto che
la pianta annerisce in erbario. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: giugno-luglio.
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Fiori in fascetti all'ascella delle foglie, più lunghi di 1.5 cm. Calice con denti lunghi al
massimo quanto il tubo (lente!)
Cytisus hirsutus L. s.l.
Il citiso cigliato è una specie eurosiberiana molto polimorfa, presente in
tutta l'Italia continentale dal livello del mare a circa 1500 m. Sui Colli
Euganei è piuttosto comune. Cresce in prati aridi, brughiere, in orli
soleggiati di boschi di latifoglie, su suoli argillosi subaridi, da neutri a
subacidi, ricchi in basi ma spesso poveri in carbonati. Il nome generico
era già usato da Plinio ma è di etimologia controversa; il nome specifico
allude alla pelosità della pianta. Forma biologica: camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
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Foglie semplicemente pennate. Fiori più larghi di 2 cm
Dictamnus albus L.
Il dittamo è una specie diffusa dall'Europa sudorientale alle steppe della
Siberia meridionale, presente in tutte le regioni dell'Italia continentale.
Cresce negli orli di boschi termofili e nelle prime fasi d'incespugliamento
dei prati aridi, su suoli calcarei poco profondi, poveri in humus, subaridi
d'estate. La pianta è ricca di oli essenziali e di alcaloidi, e il contatto può
provocare reazioni fotoallergiche. Il nome generico deriva dal greco
'diktamnos', composto da 'Dikte' (Creta) e 'thamnos' (arbusto); il dittamo
non è presente a Creta e il nome si riferiva ad un'altra pianta suffruticosa,
Origanum dictamnus
, di cui parlano già Teofrasto e Dioscoride. La
grande quantità di olii essenziali emessa dalle ghiandole del dittamo
satura l'atmosfera delle calde giornate d'estate e prende facilmente fuoco
al contatto di una fiammella, da cui i nomi inglesi e francesi: 'burning
bush' e 'buisson ardent' (arbusto ardente). Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie 2-4-pennate. Fiori più stretti di 2 cm
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Fiori non disposti in capolini. Foglie glabre
Ruta graveolens L.
La ruta è una specie dell’europa sudorientale, spontanea o avventizia in
quasi tutta l'Italia continentale, salvo che in Valle d'Aosta, dal livello del
mare ai 1100 m circa. Ci sono alcune stazioni in cui la pianta appare allo
stato spontaneo, nella parte sud-occidentale dei Colli Euganei, tra il
Mottolone e la città di Este. Cresce in gramineti, lande, macereti ed orli
boschivi, in siti caldi ed assolati, su suoli di solito calcarei, poco profondi
e ricchi in scheletro, aridi d'estate. Ampiamente utilizzate sono le foglie
che, messe a macerare nella grappa, le conferiscono un aroma particolare,
anche se l’intera pianta è in realtà odorosa. Gli olii essenziali responsabili
del caratteristico odore sono tossici ad alte concentrazioni e possono
provocare reazioni fotoallergiche. Il nome generico deriva dal greco 'ryté',
preservare; quello specifico da 'gravis' e 'oleo' ad indicare il forte odore
che gli olii prodotti da questa specie emanano. Forma biologica: camefita
suffruticosa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fiori disposti in capolini. Foglie pelose
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