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regioni d'Italia salvo che in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e
Trentino-Alto Adige. Sui Colli Euganei si può trovare qualche raro
esemplare nelle aree più calde e soleggiate. Cresce come emiparassita
nella macchia mediterranea e ai margini delle boscaglie più termofile, su
suoli primitivi e ricchi in scheletro, aridi d'estate, calcarei o marnoso-
arenacei purché ricchi in basi, dal livello del mare ai 1100 m (in Sicilia
fino ai 1800 m). I fusti flessibili erano usati per la costruzione di scope
rustiche. Il nome generico è di etimologia incerta e veniva già usato dagli
antichi per designare piante dai fusti flessibili; il nome specifico deriva
dal latino 'albus' (bianco). Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: marzo-giugno.
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Foglie chiaramente picciolate. Piante più alte di 1.5 m
207
207
Foglie con forte odore aromatico se sfregate tra le dita
Cotinus coggygria Scop.
Il sommacco è una specie mediterraneo-pontica presente in Italia centro-
settentrionale (mai segnalato in Valle d'Aosta) e Abruzzo, dal livello del
mare ai 900 m circa. È ampiamente diffuso su tutti i rilievi dei Colli
Euganei, meno nella pianura circostante. Cresce in cespuglieti e rupi su
suoli poveri, di solito calcarei, ricchi in scheletro ed aridi d'estate, con
poche specie arbustive. Tutta la pianta è ricca di oli essenziali del gruppo
della trementina e di tannini. L'uso principale e più antico è stato quello
per la concia delle pelli, dovuto all'alto contenuto di tannini, soprattutto
nelle foglie. Arbusto largamente coltivato in giardini soprattutto nelle
varietà purpuree, per la decoratività del fogliame e delle pannocchie
piumose di colore roseo e di aspetto leggero (da cui il nome comune di
'albero della nebbia'). Il nome generico è quello attribuito da Plinio ad un
arbusto appenninico da cui si ricavava un colorante purpureo; il nome
specifico allude probabilmente alla cocciniglia, per il colore rosso acceso
delle foglie in autunno. Forma biologica: nanofanerofita (fanerofita
cespitosa/ fanerofita scaposa). Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie senza forte odore aromatico se sfregate tra le dita
208
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Foglie a margine cigliato. Fiori senza petali. Frutto secco
Fagus sylvatica L. subsp. sylvatica
Il faggio è un albero europeo che domina le foreste della fascia montana
dalle Alpi alla Sicilia (in Sardegna è presente solo nei rimboschimenti
artificiali). È sopravvissuto alle glaciazioni sulle montagne dell'Europa
meridionale e successivamente si è esteso verso nord sino alla
Scandinavia meridionale. Sui Colli Euganei è distribuito, con ampie
lacune, nella parte meridionale: in particolare trova rifugio sui maggiori
rilievi di questa zona, formando associazioni con il carpino bianco nei
versanti più freschi esposti a nord. Cresce su suoli profondi, freschi, ben
drenati. La specie ha grande importanza forestale ed economica per il
legname duro e di colore roseo, che si lavora facilmente ed è impiegato
per fabbricare mobili, traversine ferroviarie, lavori da intaglio e per
produrre cellulosa. Il legno ed il carbone sono ottimi combustibili, tanto
che in passato il mestiere del 'carbonaio' era molto diffuso sulle montagne
appenniniche. I semi (faggiole) venivano un tempo utilizzati sia per
l'alimentazione umana che degli animali domestici, soprattutto maiali, ma
sono debolmente tossici per saponine ed acido ossalico. Il faggio viene
spesso utilizzato anche come pianta ornamentale nei parchi. Può vivere
più di 300 anni. Il nome generico è quello che utilizzavano già gli antichi
Romani; il nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), allude all'habitat
boschivo e si riferisce al suo ruolo dominante nelle foreste di montagna.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio.
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Foglie a margine glabro. Fiori con petali. Frutto carnoso
Frangula alnus Mill. subsp. alnus
L'alno nero è una specie eurasiatico-suboceanica, presente in Italia centro-
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