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etimologia incerta. Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di
fioritura: maggio-giugno.
176
Foglie più lunghe di 15 cm. Frutti avvolti da un riccio spinoso
Castanea sativa Mill.
Il castagno è un albero di origine sudest europeo-asiatica occidentale,
forse introdotto con il noce in epoca romana; è presente in tutta Italia, dal
livello del mare ai 1200 m. Diffusissimo sui Colli Euganei, forma ampi
boschi sui freschi versanti rivolti a nord, che coprono circa un terzo della
superficie del Parco Colli Euganei, specialmente nella parte
settentrionale. Cresce su suoli profondi più o meno acidi, quindi su
substrati marnoso-arenacei, raramente su terra rossa. Il castagno è molto
longevo, potendo raggiungere i 500 anni di età; per alcuni individui è
stata stimata un'età di 1000 anni. In Italia, sulle pendici dell'Etna,
l'esemplare detto 'dei cento cavalli' avrebbe un'età di 4000 anni. Il
castagno ha avuto un'importanza notevolissima per molti secoli come
alimento primario per le popolazioni contadine delle regioni montane,
diventando 'l'albero del pane'. Il legname è molto apprezzato per la sua
elasticità e compattezza per paleria, falegnameria, mobili, travi, botti, ecc.
Il legno è usato per la produzione di cellulosa al solfato. Legno e
corteccia venivano usati per la concia delle pelli, dato l'elevato contenuto
in tannini. Le castagne, ricche di amido e zuccheri, venivano consumate
fresche, secche o ridotte in farina. Oggi sono molto richieste le varietà di
grandi dimensioni, dette 'marroni', usate per la preparazione di marmellate
e dei prelibati 'marrons glacés'. Il nome generico deriva da 'kastanàia', un
villaggio greco della Tessaglia; quello specifico da 'sàta' (seminato) in
riferimento all'uso agro-alimentare. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio.
176
Foglie generalmente più brevi di 15 cm. Frutti non avvolti
da un riccio spinoso
177
177
Fiori senza petali. Frutto secco
178
177
Fiori con petali. Frutto carnoso
187
178
Picciolo fortemente appiattito in senso perpendicolare alla lamina fogliare
Populus tremula L.
Il pioppo tremulo è una specie a vasta distribuzione eurosiberiana
presente in tutta Italia. Sui Colli Euganei è diffuso ovunque, con ampie
lacune nelle zone pianeggianti. Cresce in boschi montani, soprattutto
umidi, più raramente in pianura. La copiosa produzione di polloni, che
formano nuovi alberi, lo rende un pioniere nella colonizzazione di nuovi
terreni, per cui è adatto al consolidamento di pendici franose. Dal legno si
ottiene un'ottima pasta da carta; è impiegato inoltre nella fabbricazione di
fiammiferi, compensati e truciolati. Il nome generico, di etimologia
incerta, era già in uso presso gli antichi Romani. Sembra che il detto
popolare 'tremare come una foglia' nasca proprio dall'osservazione del
pioppo tremolo: l'incessante tremolio delle foglie è causato dall'estremo
appiattimento dei lunghi piccioli. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: marzo-maggio.
178
Picciolo non fortemente appiattito
179
179
Foglie almeno 3.5 volte più lunghe che larghe
180
179
Foglie meno di 3.5 volte più lunghe che larghe
182
180
Foglie fortemente contorte
Salix matsudana Koitz. 'tortuosa'
Il salice di Matsudo è una specie originaria dalla Cina nordorientale, dove
è presente con tre varietà; il suo areale comprende la Cina, la Manciuria e
la Corea. La sua distinzione a livello specifico con
S. babylonica
è messa
in dubbio da alcuni autori: l'unica differenza sostanziale sarebbe la
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